Così come emerso anche nel corso dell’indagine conoscitiva che si è svolta in commissione Lavoro alla Camera, è indubbio il bisogno di incrementare il numero di ispettori in forza a Inps e Inail, ampiamente sottodimensionati rispetto alle reali necessità.
Nello specifico oggi l’Istituto guidato da Franco Bettoni può contare su 246 ispettori contro i 350 del 2016, mentre quello guidato da Pasquale Tridico è passato dai 1.232 di cinque anni fa ai 1.004 del 2021.
Nonostante questo, nel corso del 2020 sono state ispezionate dall’Inail quasi 7.500 aziende mentre l’INPS due anni fa ha recuperato oltre un miliardo di euro di contributi e premi evasi.
L’evasione contributiva e fiscale in Italia costa 130 miliardi l’anno: l’equivalente di circa metà del Recovery Plan. Risorse con le quali potremmo garantire alle aziende maggiori spazi di manovra anche in termini di riduzione del costo del lavoro.
La ripresa economica necessita di risorse pubbliche destinate ad imprese ‘sane’ che lavorano in sicurezza. È perciò urgente intervenire sulla norma del decreto attuativo del Jobs Act che impedisce l’assunzione di ispettori Inps e Inail. Proprio a questo è dedicata una mia proposta di legge, depositata a maggio 2020, che auspico venga presto calendarizzata in Commissione Lavoro.
Sulla salute e sicurezza sul lavoro non possiamo né dobbiamo perdere tempo.
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