La scuola italiana ha bisogno di tutto: di insegnanti formati e motivati, di assistenti per i disabili, di strutture adatte alla didattica moderna, di risorse per nuovi progetti.
Invece [highlight]il Governo pensa di risolvere i problemi brandendo lo slogan della sicurezza[/highlight]. Il modo più comodo per accontentare la pancia dei cittadini.
La legge sulla videosorveglianza è infatti [highlight]una bufala colossale[/highlight]: gli investimenti saranno a carico degli istituti, i lavoratori potranno negare il consenso per ragioni di privacy e, cosa più grave, la paura e il sospetto verso chi si prende cura di bambini e anziani vengono istituzionalizzati. Come ha detto il pedagogista Daniele Novara, che ha bollato come “inquietante” questa legge,
«le forze di polizia si sostituiscono all’educazione e la paura si sostituisce alla formazione professionale degli insegnanti. La politica cede a una provocazione diventando portavoce di un vero e proprio terrorismo nei confronti dei bambini, delle famiglie e degli insegnanti».
Il tutto mentre in Italia gli ispettori sono solo cinquanta e le scuole cadono letteralmente a pezzi in testa ai ragazzi!
In alternativa alla misura securitaria approvata dal Governo, il Movimento 5 Stelle aveva chiesto che – sulle problematiche più sensibili da cui possono scaturire comportamenti scorretti – i docenti venissero valutati, formati e aggiornati da equipe di professionisti specializzati. Anche su questo punto non c’è stato dialogo.
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Il mio intervento a TeleTutto.
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* L’immagine di copertina è stata realizzata dall’utente Wikipedia Mike1234 ed è stata rilasciata sotto licenza Creative Commons.