Non una ma undici vittorie ottenute dal M5S nel Collegato ambientale. Una legge che è passata alla Camera due giorni fa e che è stata declamata come la panacea dei mali da tutti i media. Ma non lo è. Contiene troppe, troppe criticità e trappole ambientali inaccettabili. Ed è per questo che ci siamo astenuti. Pur avendo lottato per oltre un anno per ottenere i nostri risultati.
Eccoli.
–VUOTO A RENDERE per tutti gli imballaggi per liquidi, anche se in forma sperimentale, dopo l’indebolimento del testo al Senato grazie alle lobbies che hanno tentato di fare pressione; stiamo organizzando una forte azione con comitati e cittadini per incentivare tutti gli esercizi commerciali ad adottare questo sistema di sostenibilità, per evitare che grazie al monopolio Conai anche nel 2016 il 55% della plastica recuperata vada incenerita;
–CREDITO D’IMPOSTA PER LA RIMOZIONE DELL’AMIANTO PRESENTE NELLE IMPRESE: scarsa dotazione finanziaria (5 milioni di euro per gli interventi compiuti nel 2016 a valere sulle imposte dal 2016 al 2018) ma provvedimento che per la prima volta affronta il problema partendo dalle origini, riduciamo l’amianto in giro per l’Italia e ridurremo il numero impressionante di vittime (circa 5mila all’anno);
–RIDUZIONE DEI RIFIUTI DA INCENERIRE, con l’abrogazione del folle provvedimento che impediva il conferimento in discarica per rifiuti con potere calorifico maggiore di 13mila kJ/kg e che era stato scritto espressamente per favorire la lobby dell’incenerimento, foraggiata con 585 milioni di euro nel 2014;
–GESTIONE SOSTENIBILE DEI REFLUI OLEARI, con un primo tentativo di fare ordine in un settore che vede sistematici sversamenti in fognatura dei reflui; in aree scoscese sarà possibile, dopo pretrattamento, immettere i reflui in fognatura solo in caso di utilizzo di olive locali, solo in caso di buona funzionalità dei sistemi di depurazione locali;
–INCENTIVI ALL’AUTOCOMPOSTAGGIO e al COMPOSTAGGIO DI COMUNITA’, sgravi fiscali ai comuni e ai privati virtuosi, ottenimento di una materia prima preziosa, il compost che nulla ha a che vedere con il digestato degli impianti a biogas, bocciato in commissione l’emendamento Tentori che intendeva consentire la costruzione con una banale DIA degli impianti a biogas, il biogas della porta accanto, che tanto hanno attirato speculatori e mafiosi (lo stesso Messina Denaro, l’altro Matteo); la DIA è rimasta per gli impianti di compostaggio di prossimità, gli unici che producono un buon compost dai dati Ispra; il compost, oltre a ridurre la necessità di fertilizzanti chimici, può essere una matrice per il settore chimico, e ovviare alla paventata fuga di Descalzi e dell’ENI dopo le tangenti che risultano essere state pagate in Nigeria per sottrarre il petrolio a quel popolo; viene inoltre allargato alle utenze non domestiche l’autocompostaggio;
–FONDI PER LA MOBILITà SOSTENIBILE, stanziati 35 milioni di euro per favorire la mobilità fra casa, scuola e lavoro;
–FONDO DI 10 milioni di euro per l’anno 2014 al quale possono attingere i comuni che intendono avviare interventi di rimozione o demolizione di opere o immobili realizzati abusivamente in aree ad elevato rischio idrogeologico;
–VALUTAZIONE D’IMPATTO SANITARIO (VIS), anche se solo per nuovi grandi impianti e redatto dal proponente stesso, quindi con efficacia limitata rispetto a quanto proposto dal nostro emendamento.
–DATI AMBIENTALI RILASCIATI IN OPEN DATA, fondamentale per il controllo da parte dei cittadini
-schema nazionale volontario per la VALUTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DELL’IMPRONTA AMBIENTALE DEI PRODOTTI, DENOMINATO “MADE GREEN IN ITALY”. Viene stabilita l’adozione di una metodologia per la determinazione dell’impronta ambientale dei prodotti (PEF);
-introduzione del riferimento al VINCOLO IDROGEOLOGICO e al rispetto delle norme di tutela dell’assetto idrogeologico NELLA DISCIPLINA GENERALE DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA E IN QUELLA RELATIVA A SINGOLE PROCEDURE ABILITATIVE;
Ma non possiamo elencare alcuni dati negativi, inaccettabili:
–PROSEGUE IL PERCORSO DI PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, l’autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEGSI) ottiene più poteri di acqua o di morte sui cittadini più o meno morosi, le autority possono continuare a regolare il mercato a loro piacimento, nell’ottica della creazione della Grande Utility Italiana.
–INCENTIVI A FALSE FONTI RINNOVABILI come i reflui della filiera bieticola e degli oli vegetali, a scarissimo indice di ritorno energetico e a elevatissime emissioni, maggiori rispetto ai combustibili fossili;
–IL DEPOTENZIAMENTO DELL’ENEA IN QUANTO ENTE DI RICERCA;
–IL MANTENIMENTO DELLA POSSIBILITà DI TRATTARE I FANGHI DI DEPURAZIONE CIVILE E INDUSTRIALE mediante la metodica detta “gessi di defecazione”, carbonatazione e acido solforico, metodo che ha portato a 7 decessi fra gli operatori negli utlimi 2 anni per la complessità chimica della procedura svolta solo per fare mercato degli escrementi e non pagare per lo smaltimento, metodica che ha portato a riduzione della qualità della vita delle popolazioni limitrofe agli impianti;
Questo Governo d’Azzardo sta continuando a portare avanti la solita politica, investi in speculazioni e guadagnerai interessi del 5% (i risparmiatori delle 4 banche del “salva banche” sono stati tratti in inganno dal miraggio degli interessi e hanno perso oltre 300 milioni di euro), trivella in pace (sono più di 600 le richieste in corso per cercare idrocarburi e gas in terra e mare), incenerisci i rifiuti (sono 9 gli inceneritori previsti nel nuovo schema di Decreto del governo di recepimento della legge “Sblocca Italia”; questa politica è un cancro che sta indebolendo il tessuto sociale ed economico del nostro paese, è un Renzoma da estirpare al più presto.
Il settore ambiente ammonta a oltre 268 miliardi di euro all’anno di fatturato, una parte positiva (come i 20 miliardi spesi in riqualificazione energetica degli edifici che offre 18 mila posti di lavoro a miliardo investito) e molte parti negative, come i 14 miliardi in incentivi alle fonti fossili, i 48 miliardi di euro di esternalità sanitarie ambientali.
Si potrebbe arrivare a 500 miliardi di euro all’anno di PIL ambientale salendo a 50 miliardi di euro all’anno in riqualificazione energetica degli edifici, investendo i 10 miliardi di euro delle grandi opere inutili della legge obiettivo in piccole infrastrutture per mobilità pubblica, bonfiicando i 39 SIN (circa 80 miliardi in tutto), bonificando l’amianto (40 miliardi di euro).
L’ambiente è importante anche sul versante economico e occupazionale. Con la stabilizzazione dell’ecobonus per gli edifici si potrebbero generare oltre 150 mila posti di lavoro in più ogni anno ed evitare un terzo delle emissioni responsabili di oltre 84mila decessi in Italia, con persone anche giovani stroncate all’improvviso per strada nei giorni ad elevato PM in Pianura Padana.
Questo Governo d’Azzardo sta continuando a portare avanti la solita politica: investi in speculazioni e guadagnerai interessi del 5% (i risparmiatori delle 4 banche del “salva banche” sono stati tratti in inganno dal miraggio degli interessi e hanno perso oltre 300 milioni di euro), trivella in pace (sono più di 600 le richieste in corso per cercare idrocarburi e gas in terra e mare), incenerisci i rifiuti (sono 9 gli inceneritori previsti nel nuovo schema di DPCM di recepimento del DL 133 “sblocca Italia”; questa politica è un cancro che sta indebolendo il tessuto sociale ed economico del nostro paese, è un Renzoma da estirpare al più presto.
Il fatturato del settore ambiente ammonta a oltre 268 miliardi di euro all’anno, una parte positiva (come i 20 miliardi spesi in riqualificazione energetica degli edifici che offre 18 mila posti di lavoro a miliardo investito) e molte parti negative, come i 14 miliardi in incentivi alle fonti fossili, i 48 miliardi di euro di esternalità sanitarie ambientali.
Si potrebbe arrivare a 500 miliardi di euro all’anno di PIL ambientale salendo a 50 miliardi di euro all’anno in riqualificazione energetica degli edifici, investendo i 10 miliardi di euro delle grandi opere inutili della legge obiettivo in piccole infrastrutture per mobilità pubblica, bonfiicando i 39 SIN (circa 80 miliardi in tutto), bonificando l’amianto (40 miliardi di euro).
L’ambiente è importante anche sul versante economico e occupazionale. Con la stabilizzazione dell’ecobonus per gli edifici si potrebbero generare oltre 150 mila posti di lavoro in più ogni anno ed evitare un terzo delle emissioni responsabili di oltre 84mila decessi in Italia, con persone anche giovani stroncate all’improvviso per strada nei giorni ad elevato PM in Pianura Padana.
Gli investimenti in trivellazioni danno 500 posti di lavoro per miliardo, oltre 30 volte meno che il risparmio energetico, che dando lavoro smontano il ricatto occupazionale e il voto di scambio del sistema-governo.
Oltretutto il risparmio energetico ridurrebbe la dipendenza dall’estero per cui sono tenuti in palmo e sostenuti i collaborenzi dalla Merkel, Putin e Obama.
I 79 articoli di questo provvedimento, come l’anno di una famosa eruzione vulcanica, fanno ben sperare.
L’astensione è stata motivata dalla presenza di molte criticità, alcune elencate. Provvedimenti come questo, nati da una serrata discussione, contengono anche nostre proposte e sono una base di partenza per la sostenibilità e l’economia circolare decantata da tutte le forze politiche a Parigi.
Commissione Ambiente