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Quelle piccole o grandi notizie che ti danno la speranza di non lavorare a vuoto.

A seguito di interrogazioni parlamentari, contatti con Poste e soprattutto con il meetup della Valtrompia che con la nostra portavoce Alessandra D’Agostino hanno raccolto centinaia di firme contro la chiusura dell’ufficio postale di Magno, qualcosa si è mosso!

GARDONE  –  Sui 61 uffici postali lombardi che dovevano chiudere o vedersi ridurre gli orari per il piano di Poste italiane lanciato a febbraio, 15 sono esclusi e quindi resteranno aperti. Lo ha annunciato il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava che ha trovato un accordo con il presidente lombardo di Anci Roberto Scanagatti e i rappresentanti delle unioni province lombarde.

Resteranno quindi aperti quelli di Valsecca Sant’Omobono Terme (Bg), Magno di Gardone Valtrompia (Bs), Tremezzo di Tremezzina (Co), Vicomoscano di Casalmaggiore (Cr), Gallignano di Soncino (Cr), Verderio Superiore di Verderio (Lc), Maresso di Missaglia (Lc), Zorlesco di Casalpusterlengo (Lo) e poi Cesole di Marcaria (Mn), Polesine di Pegognaga (Mn), Portiolo di San Benedetto Po (Mn), Zoccorino di Besana Brianza (Mb), Ruginello Vimercate 2 di Vimercate (Mb), Zinasco Nuovo a Zinasco (Pv) e Oltrona al Lago di Gavirate (Va).

“E’ un buon risultato. Grazie alla serietà del nostro lavoro – dice Nava – siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione a ottenere la sospensione del piano facendo da apripista alle altre Regioni. Grazie al lavoro svolto dal tavolo regionale che ha raccolto in maniera precisa e puntuale una grande quantità di dati, basati su criteri fondati e oggettivi, ci siamo presentati preparati e uniti alle trattative con Poste Italiane, evitando campanilismi e guerre tra poveri che speriamo non si scatenino ora”.

Eco delle Valli