“Il taglio del cuneo fiscale premia operai e impiegati”, “16 milioni i lavoratori dipendenti beneficiari”: ecco che anche il Sole 24 Ore prende atto delle novità in arrivo per una gigantesca fetta di lavoratori grazie all’ultima legge di bilancio.
Riportando alcuni esempi, il quotidiano di Confindustria scrive che l’aumento in busta sfiorerà i 1.000 euro all’anno (netti) per gli operai che lavorano nella fornitura di servizi elettrici, e supererà i 1.100 euro netti per gli impiegati delle attività manufatturiere. Gli impiegati del settore delle forniture idriche, invece, si troveranno in tasca oltre 1.100 euro netti ogni anno. Più di 700 euro andranno agli impiegati di aziende che operano nell’estrazione mineraria.
Operai, apprendisti e impiegati delle costruzioni potranno contare su un netto annuo maggiorato di 240 euro, così come tutti i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 26.600 euro annui.
C’è ancora da parecchio da fare ed è giusto sottolineare che stiamo parlando solo di un tassello di un programma che l’anno prossimo vedrà salire da 3 a 5 (e poi a 6) i miliardi di euro per il taglio del cuneo fiscale. Nel frattempo però penso ai lavoratori e alle lavoratrici che grazie al Decreto Dignità hanno avuto un contratto stabile, e che ora avranno più potere d’acquisto per sé e per le proprie famiglie, con benefici per l’intero commercio e l’economia italiana. E buona pace di tanti chiacchieroni.