Mi vengono i brividi a pensare che il PD sta cercando di scrivere la legge elettorale insieme a Forza Italia, un partito che – come è stato ampiamente documentato – nacque con l’importante contributo della malavita organizzata, in primis dell’ex senatore Marcello Dell’Utri, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Proprio oggi si commemorano i venticinque anni dalla Strage di Capaci. Così mi vengono in mente le parole con cui Paolo Borsellino, in un’intervista più unica che rara, parlò di uomini vicinissimi a Silvio Berlusconi: di Vittorio Mangano, per esempio, lo stalliere di Arcore definito “uomo d’onore appartenente a Cosa Nostra” e testa di ponte tra Milano e le famiglie mafiose siciliane.
Penso a quelle parole e, immediatamente, alle accuse che Berlusconi, salito alla Presidenza del Consiglio, abbracciando Dell’Utri, rivolse ai magistrati infami, indegni, malati e “da recuperare”.
Ebbene, io credo che l’unica cosa da recuperare sia la memoria storica. La consapevolezza che solo uomini cinici e spudorati possono fare accordi con soggetti e partiti privi di credibilità. Non scendere a compromessi si chiama “dignità”: spero che giornate come queste e il video che vi ripropongo ci aiutino a rendercene sempre conto.
Riguarda il video con l’intervista a Paolo Borsellino.