L’Italia è allo stremo e la pazienza dei cittadini è finita. Pare rendersene conto anche Renzi, che dopo avere ripetutamente deriso il M5S respingendone le proposte, ora tenta di presentarsi come il paladino della lotta ai vitalizi.
Nell’intervista che segue e che ho rilasciato a SkyTg24 però non si parla solo dei “rottamatori a corrente alternata”, ma anche di euro (su cui da anni riteniamo che gli stessi italiani si debbano esprimere con un referendum), di Roma (tema su cui la stampa ama costruire telenovele e thriller senza mai dedicare una parola a quanto fatto dalla sindaca Raggi), di Stati Uniti e – soprattutto – di elezioni.
Il M5S punta al 40 percento e a riaffermarsi come prima forza politica del Paese. Le proposte programmatiche non cambieranno a seconda dell’aria che tira, ma saranno le stesse su cui abbiamo dato battaglia finora: abolizione di Equitalia, reddito di cittadinanza, politiche sul lavoro adeguate a uno stato civile e a un grande Paese come l’Italia, energie rinnovabili, sostegno alle piccole e medie imprese…
Tutto questo si chiama coerenza. Niente a che vedere con chi un giorno dice “se perdo lascio la politica” e il giorno dopo la sconfitta vuole tornare a guidare l’Italia scopiazzando le proposte degli avversari. Sono certo che la coerenza sarà riconosciuta e premiata.
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Intervista a Sky Tg24 del 1° febbraio 2017.
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