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Ci siamo! La mia proposta di legge per ridurre l’orario di lavoro e per rilanciare la produttività è .

La trovate su “Lex”, dove vi chiedo di inviare tutti i vostri commenti e suggerimenti per implementarla.

Credo molto in questa battaglia. Da qualche anno, infatti, vi racconto il paradosso dell’Italia: un Paese che continua a registrare una bassa produttività nonostante gli italiani lavorino molto più dei tedeschi, dei francesi e degli inglesi.

Mediamente dedichiamo al lavoro 1.730 ore all’anno: un’enormità rispetto alle 1.360 ore lavorate in Germania, alle 1.470 della Francia o alle 1.676 dell’Inghilterra. Senza contare il divario tra i salari!

Con poche azioni mirate possiamo recuperare questo scarto.

Innanzitutto occorre puntare sull’innovazione tecnologica, che è la prima grande leva per migliorare la capacità produttiva delle aziende.

L’adozione di interventi di natura fiscale e contributiva che rendano il lavoro meno costoso, lo stimolo alla formazione ai lavoratori e il ricorso a nuovi modelli organizzativi sono gli altri ingredienti di una ricetta con la quale possiamo davvero cambiare pagina.

Anche in Italia molte imprese hanno già imboccato questa strada, ma le risorse messe a disposizione dall’Europa – in primis il Recovery Fund, ma non solo – rappresentano un’occasione unica per tutto il Paese.

Ora c’è bisogno di tutti: imprenditori, lavoratori, sindacalisti, esperti di diritto del lavoro, sociologi. Lasciate i vostri suggerimenti su “Lex”. C’è tempo fino al 27 ottobre: li leggerò e valuterò tutti perché nulla è potente ed efficace come la nostra intelligenza collettiva.

Ecco il link da seguire: 

Il testo della mia proposta di legge in materia di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.