Oggi sul Ddl Povertà si è svolta una vera battaglia. A partire dal sottoscritto il Movimento 5 Stelle ha tentato in ogni modo di spiegare al Governo Renzi e alla sua maggioranza quanto segue:
- Che il reddito di cittadinanza è presente in tutti i paesi europei, ad eccezione di Italia e Grecia.
- Che il reddito di cittadinanza non è da intendersi, come qualcuno falsamente dice, come un’erogazione di soldi a pioggia, ma un intervento da collegare a una serie di interventi che favoriscano realmente la formazione e la ricollocazione dei cittadini espulsi da un mondo del lavoro in profonda trasformazione (per saperne di più leggi questo articolo).
- Che il pacchetto contro la povertà proposto dal M5S sarebbe ammontato a 17 miliardi di euro, non ai soli 600 milioni di euro per il 2016 e al miliardo di euro che il Governo vorrebbe mettere a disposizione per il 2017.
- Che il reddito di cittadinanza può dare nuova linfa all’economia rilanciando i consumi e, di conseguenza, le entrate per lo Stato.
- Che è inaccettabile sentire bollare la nostra proposta – questa sì all’altezza delle sfide del nostro tempo – come un intervento “assistenzialistico”, quando miliardi di euro vengono sistematicamente concessi a banche truffaldine o industrie decotte.
Con ben 52 interventi abbiamo fatto di tutto per dirottare il Paese su un binario moderno, civile, capace di difendere quei diritti distrutti da un mercato a cui la politica non sa (non vuole) mettere le briglie.
Incredibilmente è stata rispolverata la Social Card introdotta dal Governo Berlusconi (ve la ricordate?), la quale porterà solo ad alcune persone realmente bisognose un’elemosina di qualche decina di euro, non di più (e lo chiamano “reddito di inclusione”!). Senza contare il fatto che l’onere di decidere se e come intervenire per favorire il coinvolgimento lavorativo delle persone in difficoltà verrà scaricato sui Comuni, già ridotti al lastrico.
E’ così che vogliamo affrontare le sfide del futuro, di un’industria e di un mercato che continua a mietere vittime e a creare disparità? Credo di no, ed è per questo che – come voi credo – sono assolutamente indignato!
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Ascolta uno dei miei interventi pronunciati durante la discussione del 14 luglio 2016.
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Leggi l’articolo sul reddito di cittadinanza pubblicato sul sito del Movimento 5 Stelle.
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