Questo strepitoso risultato mi porta alla mente il percorso fatto da marzo ad oggi.
Ricordo perfettamente i primi studi sul tema in Sala Tatarella con i colleghi di M5S Commissione XI Camera – Lavoro Pubblico e Privato. Ricordo il contributo degli amici del Meetup Europa che ci hanno aiutati nel comparare i diversi modelli di reddito nei paesi europei. Ricordo l’incontro a Milano con San Precario, che da anni si occupa oltre che di precarietà, anche di politiche passive del lavoro. Ricordo la loro “storica” audizione alla Camera in Commissione Lavoro su nostro invito. Ricordo le battaglie in Commissione e in Aula per aprire il dibattito sul Reddito di Cittadinanza facendolo diventare priorità. Ricordo i venerdì (quando non c’era discussione in Aula) nell’ufficio dell’instancabile Nunzia Catalfo. Ricordo l’affollata mailing list, i drive, il form di “indirizzo” (creato magnificamente da Eric Festa e Matteo Mantero) per bypassare le difficoltà del non riuscire ad incontrarsi con continuità. Ricordo i puntuali resoconti di Daniele Pesco e la sua onnipresenza. Ricordo la testa fumante e le nottate in bianco del nostro strepitoso legislativo Antonio De Santis. Ricordo l’affannosa ricerca delle coperture finanziarie da parte di Alessio Villarosa e di Marco Valli. Ricordo l’incontro, sempre in Sala Tatarella, con la M5S Commissione Affari Sociali e la bellezza del confronto costruttivo. Ricordo la creazione dell’affollato gruppo di lavoro che creammo una mattina al Senato. Ricordo la serata/nottata a casa di Nicola Morra per fare il punto sul lavoro svolto. Ricordo l’incontro con Bin-Italia e lo studio certosino della loro proposta di Mirko Falleri e Marco Baldassarre. Ricordo il contributo di tecnici, collaboratori, amici, associazioni…
Ricordo insomma l’impegno e la passione di moltissimi di noi che, per motivi di spazio, non riuscirò ad elencare.
Ora siamo nella Fase Due e chiunque iscritto al portale può dare il proprio contributo grazie al Sistema Operativo M5S, scateniamoci! Facciamola diventare la proposta di Legge più partecipata della Storia, e soprattutto, facciamo che tutto questo lavoro da “Ricordo” diventi definitivamente “Storia”!