Al netto dei titoli sensazionalistici che inducono a pensare che la disoccupazione e la crisi stia finendo, ci sono alcune cose che dovete sapere:
- Crescono solo i contratti a termine e il 90,5% dei nuovi contratti sono precari;
- I dati sulla disoccupazione giovanile sono calati per effetto dei ragazzi rassegnati che non studiano e non cercano più lavoro (cosiddetti inattivi);
- I giovani non sono solo rassegnati, ma lasciano il Paese per andare a lavorare all’estero. Ciò significa che escono dalle statistiche italiane e nel contempo fanno crescere quelle dei Paesi stranieri che li accolgono;
- La Cgia di Mestre ci dice che dal 2008 ad oggi in Italia sono calate le ore lavorate in un anno per un totale di 1 miliardo;
- Infine l’Istat quando compie i rilievi statistici considera occupato anche chi ha lavorato per una sola ora!
In conclusione: l’aumento dell’occupazione è solo un’illusione.
Con il Jobs act è stato precarizzato tutto ciò che era precarizzabile. Il lavoro è diventato ancor più frammentato e discontinuo, in sostanza si è trasformato in una merce di scambio. Risultato? Meno lavoratori, più schiavi.
Questi Governi hanno sempre mirato a concorrere con i grandi mercati puntando esclusivamente sull’abbassamento delle tutele e sulla riduzione del costo del lavoro. Una strada a senso unico se pensiamo di poter competere con potenze economiche come Cina e India.
L’Italia deve fare poche cose per uscire davvero dalla crisi. Per esempio:
- Sburocratizzare e semplificare gli adempimenti per le imprese;
- Efficientare la Pubblica Amministrazione con un vero programma di digitalizzazione dei servizi;
- Valorizzare il patrimonio storico e culturale;
- Investire nelle infrastrutture intelligenti;
- Promuovere ricerca e sviluppo;
- Modernizzare l’istruzione a tutti i livelli e i modelli educativi;
- Puntare sull’innovazione tecnologica in ogni ambito, sia esso privato o pubblico;
- Gettare le basi per uno Stato Sociale che punti a un’idea di Welfare proattivo, prendendo spunto dai modelli nord europei.
Tutte proposte che trovate nel programma del Movimento 5 Stelle.