Che differenza c’è tra i portavoce del Movimento 5 Stelle e i politici “tradizionali”? Secondo i giornali praticamente nessuna.
Oggi la stampa provinciale riferisce che io e i miei colleghi (Alberti, Basilio, Crimi e Sorial) guadagneremmo tanto quanto Mariastella Gelmini (FI), Stefano Borghesi (Lega) o Miriam Cominelli (PD).
Che dire: una gran bella sorpresa anche per me, non sapevo di essere così ricco! Peccato ci siano delle “piccole differenze” che ribadiamo ormai da anni e che sistematicamente vengono ignorate, come in questo caso.
Allora, anche se non servirà nemmeno stavolta, ripetiamo per l’ennesima volta che in qualità di parlamentari M5S:
- abbiamo già rinunciato a 42 milioni di rimborsi elettorali;
- ci dimezziamo lo stipendio e restituiamo tutte le eccedenze dei rimborsi a cui avremmo diritto per lo svolgimento della nostra attività;
- rendicontiamo e rendiamo pubblici tutti i rimborsi, liberamente consultabili sul sito www.tirendiconto.it;
- rinunciamo all’indennità di fine mandato, ovvero a una lauta “buona uscita” per l’attività svolta in Parlamento.
Ad oggi ho personalmente restituito 215.000 euro, soldi che ho versato nel Fondo per il Microcredito. Di questo hanno beneficiato 4.327 imprese, generando 10.510 posti di lavoro.
Sarebbe bello se un giorno i giornalisti facessero un piccolo sforzo e, calcolatrice alla mano, rendessero pubblico quanto guadagniamo davvero. Magari riportando anche le somme a cui abbiamo rinunciato. Sarebbero loro, finalmente, ad avere una gran bella sorpresa.
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La mia replica alle mezze informazioni riportate dalla stampa.
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