Nelle scorse settimane i meetup di Chiari, Cologne e Palazzolo hanno prelevato alcuni campioni di acqua dai rubinetti dei propri paesi al fine di farli analizzare ad un laboratorio accreditato. Obiettivo? Scongiurare la presenza di alcune sostanze che, partendo dall’ultimo rapporto Ispra, avevano catturato la nostra attenzione e quella dei media.
Parliamo del glifosate e dell’Ampa, pesticidi ampiamente presenti nelle acque superficiali e sotterranee, ai quali abbiamo aggiunto l’analisi del cromo VI, sostanza non certo assente nel bresciano. I rapporti hanno evidenziato come non siano emerse tracce di glifosate e Ampa in tutti e tre i campioni.
Per quanto riguarda il cromo VI i valori analizzati sono stati inferiori ai minimi riscontrabili, tranne una leggera traccia di 2,5 ug/l nei rubinetti di Palazzolo. Tale valore non deve allarmare i cittadini, anche se riteniamo che sostante cosi pericolose non debbano essere presenti nelle acque potabili.
Per questa ragione chiediamo agli enti preposti un monitoraggio ancor più approfondito e costante di tale parametro, troppo spesso inglobato nei rapporti come “cromo totale”, senza essere quindi distinto e rendendo praticamente impossibile il suo controllo anche da parte dei cittadini.
Vista poi, come evidenziato dall’ultimo rapporto Ispra, la massiccia presenza di pesticidi nei corsi d’acqua, continuiamo a sostenere che sia indispensabile attivare una seria politica che escluda l’utilizzo di tali sostanze sia in agricoltura sia sui suoli pubblici, (ad esempio favorendo metodologie biologiche, sfalci meccanici, etc.) prima che possano arrivare nelle falde più profonde compromettendo la qualità dell’acqua potabile, considerato anche il fatto che la somma di più inquinanti ne aumenta esponenzialmente il grado di pericolosità.
[divider]
[divider]