Torniamo a fare chiarezza sul tema delle pensioni, smentendo false informazioni e rispondendo alle legittime preoccupazioni di cittadini purtroppo disorientati dalla confusione mediatica (vedi per esempio la lettera pubblicata dal Giornale di Brescia il 2 gennaio).
Lettera al GdB
Innanzitutto non è vero che le pensioni non sono state indicizzate. La Legge di Bilancio che abbiamo varato prevede come per il passato una rivalutazione ripartita per scaglioni. Quindi una indicizzazione piena (100%) per le pensioni che ammontano fino a tre volte il trattamento minimo, ovvero fino a 1.522,26 euro lordi. Dopodiché, in ottemperanza ai dettami costituzionali abbiamo previsto una rivalutazione proporzionata sulla base dell’importo della pensione.
A dispetto di quanto si è raccontato in questi giorni, è doveroso ricordare che rispetto allo schema previsto dai tre Governi precedenti (Letta, Renzi e Gentiloni), quanto previsto dalla manovra di bilancio 2019 migliora le condizioni per i percettori di pensioni fino a 8 volte la minima (4.059,36 euro)! Stiamo parlando del 95% delle pensioni degli italiani.
Tradotto: si incrementano le pensioni basse e mediane, si ritoccano (con un minor aumento) le pensioni alte. Non è il MoVimento 5 Stelle a certificarlo, ma l’Ufficio parlamentare di bilancio.
Lo schema e i dati
Il Governo colpisce i pensionati? La risposta è “sì”, ma unicamente se ci riferiamo a quei pensionati d’oro che non hanno versato sufficienti contributi per maturare pensioni da 5, 10 o 20 mila euro al mese e ai quali per un periodo limitato nel tempo verrà effettuato un contributo di solidarietà.
A quale fine? Semplicemente per applicare un principio redistribuivo e per porre fine a un sistema iniquo che vede pensionati d’oro da 90 mila euro al mese a fronte di milioni di pensionati che tirano a campare con meno di 1.000 euro al mese.
Quindi, chi non rientra nella “categoria” dei pochi privilegiati con pensioni da favola può dormire sonni tranquilli.
Tutti i chiarimenti sulle pensioni nell’ultima intervista di SkyTg24 Pomeriggio.