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Riferendosi all’assurdo privilegio per cui dopo 4 anni e 6 mesi di legislatura i deputati e senatori maturano il diritto a una pensione calcolata con metodo contributivo al compimento del 65esimo anno di età, l’edizione del BresciaOggi titola: «I Parlamentari verso la pensione».

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La scheda pubblicata da BresciaOggi il 9 febbraio 2017

A mio avviso sarebbe stato il caso di fare le giuste distinzioni tra chi combatte realmente i privilegi e chi no. Il mio obiettivo infatti è quello di andare in pensione grazie ai contributi versati da lavoratore, non da parlamentare.

Il sottoscritto lavora da circa 20 anni, ovvero da quando avevo 15 anni, a differenza di molti politici di professione seduti alla Camera e al Senato che non hanno mai lavorato in vita loro.

Il sottoscritto, come tutti i colleghi del Movimento 5 Stelle, ha restituito circa 210.000 euro del proprio stipendio per il Fondo di Microcredito a sostegno della microimprenditorialità.

Peccato che molto spesso i giornali non se ne ricordino e, per semplificazione, associno i portavoce M5S a tutti gli altri parlamentari.

Se la stampa non lo fa, pensiamoci noi a divulgare come stanno realmente le cose usando la rete!

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