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Come portavoce bresciani, per quattro anni abbiamo chiesto al Parlamento e al Governo (ma anche alla Regione) provvedimenti urgenti per fronteggiare la gravissima situazione ambientale e sanitaria della nostra provincia. Una situazione che critica sotto ogni profilo: inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria, eccessiva presenza di discariche, incidenze tumorali elevate per alcuni distretti della provincia.

In particolare, grazie al forte impegno dell’amico e collega Dino Alberti abbiamo chiesto alla Commissione Ambiente:

– l’avvio di un piano di bonifiche con stanziamento di fondi adeguato;
– una moratoria affinché in provincia di Brescia non venissero autorizzate altre discariche;
indagini a tappeto per l’individuazione di discariche ancora sconosciute;
– il potenziamento degli enti di controllo, in primis dell’Arpa;
– l’avvio di indagini epidemiologiche serie per fotografare lo stato di salute dei bresciani;

Non abbiamo mai avuto il timore di denunciare il fatto che l’Asl metta costantemente in discussione il legame tra sostanze inquinanti e tumori. Legame che tuttavia dovrebbe essere scontato, sia per il pesante impatto che l’industria ha nel nostro territorio, sia per il fatto che Brescia è definita non a caso “il terminal italiano” dei rifiuti (600 mila tonnellate ricevute nel 2027, salite a 1,6 milioni nel 2015). Non ci hanno sorpreso per niente le dichiarazioni dell’ex camorrista pentito Nunzio Perrella, secondo cui per anni tonnellate di rifiuti – anche speciali – sono stati sepolti sotto i nostri campi.

Tutte le nostre proposte sono state sistematicamente ignorate. Nonostante questo abbiamo deciso di sottoscrivere una mozione unitaria con i parlamentari bresciani di tutte le forze politiche con cui si chiede una mappatura dei terreni per la ricerca dei contaminanti, un piano di bonifiche a partire dai luoghi maggiormente a rischio e nuove indagini epidemiologiche.

Lavorare insieme oltre le logiche di partito è ciò ci chiedono decine di associazioni ambientaliste raccolte nel coordinamento Basta Veleni. La nostra apertura e disponibilità la dichiariamo oggi come allora, ma facciamo in modo che dalle parole si passi velocemente ai fatti.



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