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Ieri, colui che dovrebbe essere il garante della Costituzione ha firmato i decreti illegittimi del Jobs Act.

Questo è l’intervento di fine seduta che avrei voluto fare come ultimo appello al Capo dello Stato.

“Grazie Presidente,

il mio intervento di oggi è finalizzato a richiamare la Sua attenzione in merito al contenuto dell’articolo, comparso lo scorso 10 Settembre su “Il Fatto Quotidiano” e alla denuncia, in quella sede formulata, finalizzata a mettere l’opinione pubblica nelle condizioni di conoscere l’operato di questo Governo, in merito all’attuazione delle deleghe contenute nel Jobs Act, nonché di sollecitare il Presidente della Repubblica affinché non emani i restanti decreti legislativi.

Quello che, in particolare, si è voluto mettere in luce è l’inaccettabile operato di questo Esecutivo, che non mostra nessun rispetto per il sistema scelto e voluto dalla Costituzione Repubblicana relativo al funzionamento e all’equilibrio dei poteri, ma che si comporta sempre più quale Legibus Solutus, operando al di sopra di qualsiasi legge, anzi, delle stesse garanzie e prerogative costituzionali!

Questo Esecutivo, infatti, non soltanto non ha minimamente tenuto dei pareri delle Commissioni parlamentari, che, seppur non vincolanti, esprimono il punto di vista di chi dal Popolo è stato scelto al fine di essere rappresentato, ma si è spinto bel oltre!

In questa Sede mi preme richiamare l’attenzione su un profilo ben più grave: questo Governo non ha inteso rispettare la delega stessa, ricevuta dal Parlamento, – sottolineo, unico organo rappresentativo del popolo sovrano – e i termini e le modalità voluti dalle Camere per l’esercizio della medesima, violando il comma 10 della Legge 183!

Non soltanto il Governo non ha fatto passi indietro, ma ha anche pubblicamente dichiarato che: “Per quanto ci riguarda, il problema non esiste”!

Non soltanto, dunque, per l’Esecutivo non esiste la violazione della delega, e dunque della funzione stessa del Parlamento, ma neppure di quelle prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica!

Continuare in questa direzione, attentando in maniera così forte alla Democrazia, non può e non deve essere ancora consentito!

Questo il motivo per il quale abbiamo invitato il Presidente Mattarella a non emanare i decreti, non essendo tollerabile tale ennesimo attacco volto a compromettere l’equilibrio dei poteri, stavolta rivolto al più alto presidio dell’ordinamento democratico!

Mattarella non firmare!