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L’ex Commissario Cottarelli aveva parlato di un numero di partecipate forse superiore alle 10 mila unità di cui

a) 2000 partecipate con zero addetti, scatole vuote, costituite per le sole finalità della politica e che gestiscono i servizi solo attraverso subappalti;
b) almeno 3.000 con meno di 6 dipendenti, probabilmente di più tenendo conto che per molte non si hanno informazioni in proposito;
c) in circa metà delle partecipate dei comuni censite dal Cerved il numero dei dipendenti è inferiore al numero delle persone che siedono nei consigli di amministrazione

È passato in commisione Affari Costituzionali l’emendamento Cominardi M5S che modifica i compensi degli amministratori delle società partecipate.

È un passo in avanti verso la reale meritocrazia nella PA: chi ottiene risultati negativi non riceverà bonus o trattamenti economici variabili.

“L’emendamento, modificato rispetto a quello proposto inizialmente da Cominardi che teneva conto anche dei livelli occupazionali, prevede che l’erogazione di compensi variabili sia legato ai risultati economici ottenuti. Ora sarà fondamentale verificare come il Governo tradurrà questo risultato nei decreti delegati.

E’ importante che i bonus siano legati ai risultati, e non solo a rendita di posizione. Una società pubblica non deve essere semplicemente una poltrona e drenare fondi pubblici, ma deve essere efficiente per davvero.

Se i dirigenti vengono pagati in merito ai risultati ottenuti allora crediamo che ci saranno molti miglioramenti nelle società pubbliche”.