Oggi stiamo discutendo in aula la proposta di legge relativa al consumo del suolo. La posizione del #M5S è chiara, mettere al centro la partecipazione dei cittadini sulle scelte legate al territorio, tutelare la nostra terra da scempi ambientali, ecomostri, grandi opere inutili e “cattedrali nel deserto“.
Ogni secondo l’Italia perde 8 mq di suolo. Solo negli ultimi 3 anni, ne abbiamo divorato altri 720 kmq, un’area pari alla somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. È quanto emerge dal nuovo Ispra sul consumo di suolo, che ha esaminato l’avanzata del cemento per la prima volta con un Report che ne ha ricostruito l’andamento dal 1956 al 2012.
Questo trend purtroppo non tende ad arrestarsi nemmeno nella nostra provincia di Brescia, già da tempo devastata da irresponsabili colate di cemento.
L’ultimo scempio da scongiurare è quello relativo all’assurda proposta della Moretti S.p.a. di ampliare il centro commerciale “Le Porte Franche” di Erbusco, proprio nel cuore della Franciacorta.
Tra le nostre proposte parlamentari, quella di obbligare le amministrazioni comunali di coinvolgere la cittadinanza sui progetti.
Sono quindi intervenuto in aula per spiegare, nei pochi secondi che avevo a disposizione, quel che sta accadendo a Erbusco relativamente al cosiddetto progetto “Porte Franche 2“.
La consultazione c’è, ma non si vede, nel senso che non esiste un progetto chiaro e inequivocabile sul quale si dovranno esprimere gli erbuschesi.
Il referendum indetto non è chiaro viste le scarse informazioni divulgate, non è vincolante per l’amministrazione e non sarà nemmeno consentita la presenza ai seggi dei cittadini per il “NO” all’opera in oggetto come garanzia sul corretto svolgimento delle votazioni.
Questo non è il metodo di partecipazione che ci aspettiamo per una decisione così importante, noi chiediamo forme di consultazione trasparenti e vincolanti!