Mercoledì 15 ottobre 2014 io ed i colleghi Paolo Bernini, Emanuele Scagliusi e Mirko Busto abbiamo reso omaggio all’ex Presidente del Burkina Faso, Thomas Sankara.
Sankara è stato un personaggio straordinario per il coraggio e la purezza d’animo.
Si è opposto all’imperialismo finanziario dei poteri internazionali rifiutandosi di pagare il debito illegittimo inflitto dagli ex coloni, ha emancipato la sua gente rendendola autosufficiente dal punto di vista alimentare, ha portato l’alfabetizzazione, la parità di genere e nel giro di pochi anni ha aumentato la qualità e la speranza di vita dei Burkinabé.
Sankara una volta diventato presidente rinunciò a tutti i privilegi ed i benefit del potere, per senso di appartenenza al popolo più povero al mondo continuò a vivere nella povertà in una modesta casetta sulla quale pagava un mutuo, sostituì le auto in dotazione al Governo con delle renault 5 non blindate, diminuì il suo stipendio del 500% , mise un tetto a tutti gli stipendi pubblici e con il ricavato fece costruire 2 ospedali.
Il 29 Luglio 1987 a Addis Abeba tenne un discorso sul debito dei paesi del terzo mondo alla venticinquesima conferenza dell’OUA (Organizzazione per l’unità Africana) . Verso la fine del suo intervento disse che se la sua proposta di rifiutare il pagamento del debito non avesse ricevuto il sostegno di tutti i paesi africani, sicuramente l’anno successivo non avrebbe potuto partecipare alla conferenza. Fu profetico… Due mesi dopo morì alla giovane età di 37 anni in un colpo di stato organizzato dal’ex-compagno e collaboratore Blaise Compaoré (attuale presidente del Burkina Faso) con l’appoggio dei servizi segreti francesi, americani e militari liberiani.
Sankara fu un grande uomo che non dev’essere dimenticato e che tutti dovrebbero conoscere al pari dei personaggi storici più importanti e celebri al mondo.
Note: consiglio vivamente di guardare il documentario di Silvestro Montanaro sulla storia di Sankara “.. e quel giorno uccisero la felicità”.
Thomas Sankara secondo Wikipedia