Monti e la Fornero volevano un popolo incatenato a vita sul posto di lavoro. Il Governo del Cambiamento si è dato l’obiettivo opposto: garantire ai cittadini un accesso equo alla pensione, tutelando i diritti e potenziando le prestazioni pensionistiche frutto della loro fatica.
Grazie a Quota 100 più di 164 mila italiani hanno già chiesto di avere ristoro dalle fatiche di una vita passata a lavorare, con un ANTICIPO DI 5 ANNI rispetto alla pensione di vecchiaia. Oltre 74 mila richieste sono già state accolte dall’INPS e da oggi i pagamenti arrivano anche per i primi 6.235 dipendenti pubblici che hanno presentato domanda. Ottima la media degli assegni, che si aggira intorno ai 1.900 euro al mese.
Ma i cittadini dimostrano di aver apprezzato anche la proroga di opzione donna, dell’ape sociale e l’intervento sugli effetti dell’allungamento della speranza di vita, infatti non c’è stato nessun aumento per l’età pensionabile dei lavoratori precoci, né per gli anni di contribuzione relativi alla pensione di anzianità. Lo dice il monitoraggio INPS: in un solo semestre, il primo del 2019, rispetto al dato annuale del 2018, il numero di prestazioni erogate alternative rispetto alle pensioni di vecchiaia (28.859) è triplicato (96.679).
PER OGNI PENSIONATO ASSUMIAMO UN GIOVANE MOTIVATO
Con queste misure garantiamo ai lavoratori italiani la sicurezza sociale cui hanno diritto e stimoliamo il necessario turnover nel mercato del lavoro. Ne danno atto i dati storici di un’occupazione stabile e in continuo aumento, che raggiunge il picco del 59,2% (dato mai registrato dal 1977!) contro una disoccupazione al 9,7% e in 7 anni mai così bassa.
Quanto al turnover e al ricambio generazionale, il Governo è all’opera per accogliere e valorizzare giovani eccellenze e professionalità che possano migliorare i servizi ai cittadini. Come?
- nei giorni scorsi abbiamo rinnovato, dopo 10 anni di attesa, i contratti di 130 mila medici;
- abbiamo pianificato l’assunzione di 53 mila nuovi docenti per le nostre scuole;
- già in legge di bilancio abbiamo consentito agli enti locali di assumere con contratti stabili nuovo personale;
- abbiamo ingaggiato 3.000 navigator a supporto dei centri per l’impiego e reclutato 851 nuovi ispettori del lavoro;
- Nell’amministrazione giudiziaria sono stati già messi a bando oltre 2.300 posti, ma si prevede di arrivare a coprirne in tutto 8 mila, mentre sono stati già incaricati 1.162 nuovi agenti di polizia penitenziaria e stanno per essere assunti altri 1.300;
- a breve partiranno i primi bandi che, da qui al prossimo autunno, apriranno alla selezione di circa 5.400 nuove assunzioni nel settore dei beni e delle attività culturali;
- il funzionamento della nostra Pubblica amministrazione migliorerà anche grazie a migliaia di ingressi previsti nelle forze di polizia, nell’amministrazione dell’Interno, del Ministero della Salute, degli Esteri e delll’Inail.
Siamo impazienti perché presto tanti cittadini metteranno le loro competenze al servizio del Paese e delle sfide che stiamo affrontando: finalmente diamo un’occasione a migliaia di giovani laureati e competenti che non si vedranno costretti a lasciare il Paese, ma servirlo e renderlo grande con il loro entusiasmo. Con la serenità di chi, dopo una vita di fatiche, potrà tirare il fiato.