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Bello il Lago d’Iseo vero? E’ d’accordo anche il milione e mezzo di turisti che per sedici giorni ha camminato sul Ponte di Christo. Osservata con attenzione, però, la situazione del Sebino è la seguente: diossine e Pcb sono presenti in quantità elevate, mentre proliferano ovunque i coli fecali.

Relativamente all’inquinamento da diossine e Pcb i dati parlano chiaro: in alcuni campioni analizzati i valori raggiungono anche gli 11 pg/g di peso umido, mentre il limite è fissato a 6,5 pg/g.

L’annuale campionamento effettuato dalla Goletta di Legambiente ha messo in evidenza lo stato di salute delle acque prelevate in otto differenti località lacustri. In tre casi i siti sono risultati “inquinati” e in cinque sono risultati “fortemente inquinati”. L’origine di tale inquinamento è la presenza dei batteri che proliferano per via del versamento delle acque nere e degli scarichi fognari direttamente nel lago o nei torrenti torrenti, senza adeguati sistemi di raccolta e trattamento.

A questa preoccupante panoramica si aggiunge l’elevata presenza di fosfati e altri elementi introdotti nel lago da scarichi domestici e industriali. Come è stato raccontato da alcuni media locali, tali elementi favoriscono l’esplosione di alghe che alterano l’equilibrio dell’ossigeno con conseguenze pesanti sulla la fauna acquatica. L’effetto si chiama eutrofizzazione.

Questo scenario critico non è nuovo a chi la bellezza unica del Lago d’Iseo la conosce e la difende da anni. Ed è proprio per un sincero amore verso il lago e per la conoscenza del suo stato di salute oltre le apparenze che risulta difficile dare credito all’euforia del momento, secondo la quale il Ponte di Christo sarebbe la bacchetta magica per dare impulso al territorio. E’ di fronte a queste evidenze che diventa sorprendente la semplicità con cui gli enti pubblici (Regione, Provincia, Comuni) hanno reperito 3-4 milioni di euro affinché l’artista bulgaro realizzasse la sua opera.

Il Movimento Cinque Stelle ritiene che Ats Brescia, Arpa e Regione Lombardia non possano ignorare questa triste realtà per molto tempo. Ma se gli enti competenti possono (devono assolutamente!) intervenire nell’emergenza, sono quegli stessi cittadini che dicono di avere colto la bellezza del lago a doversi impegnare per difenderlo, per salvarlo e per tutelarlo.

Se le prossime battaglie saranno portate avanti dai soliti quattro gatti, se nessuno scenderà in campo per contrastare questo e altri problemi dilaganti (moria dei centri storici, dilagare della grande distribuzione, cementificazione e consumo di suolo, bracconaggio), se nessuno si mobiliterà per difendere la nostra salute potremo essere certi che Christo non avrà compiuto alcun miracolo.

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