Il tema dell’essere umano al centro del lavoro futuro ha animato un sostanzioso dibattito al G20 dei Ministri del Lavoro in Giappone, summit a cui ho partecipato come delegato per l’Italia.
Al termine dei lavori dai vari contributi esaminati ha preso corpo una dichiarazione finale che racchiude le priorità politiche individuate in risposta alle principali sfide globali. Vale la pena scorrerle brevemente insieme.
- Promuovere un mercato del lavoro inclusivo per i lavoratori in età avanzata. Con ciò si intende ad esempio rimuovere le discriminazioni basate sull’età nel reclutamento, promozione e formazione della persona attraverso leggi e campagne di sensibilizzazione contro gli stereotipi. Ancora, investire in sistemi di formazione permanente basati su responsabilità condivise tra individui, imprese, governi e parti sociali. Ma anche promuovere lo sviluppo di competenze digitali e imprenditoriali lungo tutta la vita lavorativa di ognuno.
- Supportare le transizioni lavorative. Qui l’accento è su servizi per l’impiego efficaci per tutti e in particolare capaci di favorire il reinserimento dei lavoratori in età avanzata mediante la formazione e l’orientamento. Spicca poi anche la promozione di coperture adeguate per la protezione sociale.
- Assicurare ambienti di lavoro sostenibili, sicuri e salubri. Migliorare l’uso degli strumenti di lavoro flessibile per il bilancio lavoro-vita privata.
- Valorizzare le nuove opportunità di lavoro della “silver economy”. È stata riconosciuta la necessità di migliorare la qualità dei servizi di assistenza e cura delle persone anziane riducendo il lavoro informale e non retribuito, anche mediante le ispezioni. Occorre infatti un rafforzamento efficace delle leggi sulle condizioni di lavoro, salari, orario di lavoro e di riposo, ferie nel settore. In esso va inoltre sostenuta la professionalizzazione delle risorse, anche con qualifiche e percorsi di carriera, tutti elementi capaci di attrarre risorse giovani e non soltanto di genere femminile.
Con la riforma dei centri per l’impiego, l’introduzione del Reddito di Cittadinanza legati a programmi di inclusione e formazione, gli interventi per lo sviluppo di competenze digitali e il loro impiego nelle aziende (adesione alla partnership europea per la Blockchain, fondo di sviluppo per Intelligenza artificiale, Blockchain e Internet delle cose, incentivi per l’assunzione di digital transformation manager…), ma anche con Quota 100 e le prime azioni di smantellamento della Legge Fornero, il MoVimento 5 Stelle ha dimostrato di sapersi e volersi muovere nella direzione giusta.
Proseguiremo nel nostro impegno anche nel secondo Governo Conte perché al centro devono tornare i diritti, le persone e le vere opportunità. Per il futuro dei singoli e della collettività.