Una somma esorbitante, persino difficile da pronunciare. Una cifra che equivale a 2,5 milioni di Redditi di cittadinanza, considerato che l’importo medio mensile a famiglia corrisponde a 552 euro.
Il reddito di cittadinanza per legge deve essere speso per quasi la totalità entro il mese successivo dal percepimento, ritorna quindi immediatamente nell’economia reale. Mentre i proventi di quella truffa ai danni dello Stato andranno con molta probabilità a ingrassare i conti nei paradisi fiscali e a oliare meccanismi corruttivi.
Con il Decreto Lavoro si va ancora una volta a colpire gli ultimi: questo dopo una vergognosa campagna mediatica contro la più grande rivoluzione sociale degli ultimi decenni.
Invece, per quanto riguarda la grande evasione e le reali truffe miliardarie sembra continui a dominare l’indifferenza.
Un’indifferenza che fa male, che sposta la coperta dell’iniquità sempre a favore dei più forti.