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Il “democratico occidente” esportatore mondiale di libertà e civiltà sta per consegnare l’attivista Julian Assange agli Stati Uniti d’America dove potrebbe scontare fino a 175 anni di carcere.

E di quali crimini si sarebbe macchiato per meritarsi una condanna così severa?

Tra i vari capi di imputazione sicuramente quello di aver rivelato all’opinione pubblica i crimini di guerra dei militari in Iraq e in Afghanistan nei confronti di civili indifesi.

Vorrei ricordare a tutti che per tali rivelazioni Assange ricevette svariati encomi da privati e personalità pubbliche, onorificenze (tra cui il Premio Sam Adams, la Medaglia d’oro per la Pace con la Giustizia dalla Fondazione Sydney Peace e il Premio per il Giornalismo Martha Gellhorn), ed è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza. Ed ora rischia di passare il resto della sua vita in prigione.

È questo il destino dei giornalisti con la schiena dritta?

Vorrei gridare una sola frase quest’oggi con tutta la forza che ho: #FreeJulianAssangeNow #stopwar