Ieri i movimenti ambientalisti e i comitati di cittadini (Macognari, Mamme di Castenedolo, cittadini di Lonato, membri del comitato SOS Terra di Montichiari, rappresentanti del Comitato Difesa Salute e altri ancora) hanno chiamato a raccolta i parlamentari bresciani per chiedere un impegno concreto e immediato contro i gravi problemi di inquinamento che affliggono la provincia di Brescia.
Per le sole discariche Brescia è considerata a buon diritto “il terminal italiano dei rifiuti”, in arrivo qui da tutta Europa: se nel 2007 il bresciano riceveva 600 mila tonnellate di rifiuti, nel 2015 questa quota era salita a 1,6 milioni di tonnellate. E i numeri non lasciano scampo: Brescia è peggio della Terra dei Fuochi. A questo si aggiunge il problema dell’aria e delle acque inquinate: fattori che portano le percentuali di malattie e tumori a livelli superiori alla media nazionale.
Per questo i cittadini hanno chiesto:
– Una moratoria per Brescia affinché in provincia non vengano autorizzate altre discariche;
– Indagini a tappeto per ricercare le nuove discariche ancora sconosciute;
– Il potenziamento degli enti di controllo, in primis di Arpa, che oggi non è nelle condizioni di operare (come è possibile che a Vighizzolo dopo 7 anni non si conoscano ancora le cause degli odori che asfissiano i cittadini?);
– L’avvio di indagini epidemiologiche serie;
– Un piano di bonifiche con stanziamento di fondi adeguato.
Nei confronti di queste richieste la disponibilità del M5S non può che essere totale. In Commissione Ambiente del resto è depositata da un pezzo la risoluzione con cui abbiamo chiesto una moratoria per TUTTI gli inquinanti (a partire dalle discariche).
Una forte pressione va esercitata – lo diciamo da tempo – nei confronti dell’Ats, che ha sempre messo in discussione la correlazione tra le malattie e i tumori e una serie di inquinanti presenti sul territorio. Sarà un caso se tutti i cittadini contestano le deduzioni e le minimizzazioni dell’Ats di Brescia?
Le nostre proposte, però, portano a poco se chi oggi ha la maggioranza in Parlamento non è disposto a collaborare: speriamo che le promesse fatte ieri dalla deputata del PD Miriam Cominelli ci portino – finalmente – ad avere una collaborazione reale e leale. Lo dobbiamo ai cittadini, a cui importa ben poco delle questioni di partito.
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Il mio intervento all’incontro con i comitati e le associazioni.
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