Sono numerose le province lombarde e piemontesi colpite dagli incendi divampati questi giorni: Brescia, Varese, Pavia, Como, Sondrio, Torino, Cuneo.
Secondo le prime stime, gli ettari di bosco andati in fumo sarebbero oltre 800. Sono state devastate zone di particolare valore come il Parco dell’Alto Garda bresciano, una zona tutelata a livello europeo e un vero e proprio tesoro per migliaia di turisti in arrivo da tutto il mondo per ammirare il Lago di Garda. Più di 250 gli ettari inceneriti in questa straordinaria perla verde.
Un clima sempre più impazzito (13 millimetri di pioggia in tutto il mese di ottobre) e le menti criminali che spesso si nascondono dietro a questi disastri sono all’origine del mix esplosivo. Ma la cosa ancora più inaccettabile è che, come già in estate, il nostro Paese si sia mostrato ancora poco preparato a prevenire il peggio e a contenere il danno.
Anche in questi giorni si è tornati a denunciare l’insufficienza di uomini e di mezzi. In alcuni casi, elicotteri e canadair sono giunti in soccorso dopo giorni da Paesi esteri. Nonostante l’impiego di decine e decine di magnifici volontari, lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato con tutte le sue conoscenze è fortemente pesato.
Come non ricordare, poi, che la legge contro gli incendi boschivi è disattesa da 17 anni? I Comuni dovrebbero censire le aree incendiate e vietare che su di esse si svolgano, per un certo numero di anni, attività come l’edilizia, la pastorizia, l’agricoltura e la caccia. Eppure sono rarissimi quelli che si sono dotati di un apposito “Catasto incendi”. Per questo in aprile ho inviato una specifica interrogazione a quattro Ministeri: non è accettabile che a ogni emergenza si debba assistere alla costituzione di nuovi tavoli di emergenza e a nuove sollecitazioni da parte dei Prefetti senza che nulla cambi.
Fino a quando dovremo accettare tutto questo? Sicuramente fino a quando a decidere saranno “i fenomeni” della politica. Quelli che pensano che l’Italia si risollevi con le opere faraoniche o con i favori agli amici degli amici, dimenticandosi delle azioni di buon senso che darebbero davvero sicurezza e speranza al nostro splendido Paese.
L’interrogazione depositata nell’aprile del 2017.
Un mio breve clip sull’emergenza incendi.