Oggi alla Camera dei Deputati – alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Presidente della Camera Roberto Fico – è stata presentata la Relazione Annuale 2018 dell’Inail. Ecco il testo del mio intervento!
Buongiorno e un saluto a tutti i presenti, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio e a tutte le Autorità presenti. Vi porto i saluti del Ministro Luigi Di Maio che non è potuto essere qui presente.
Un ringraziamento al Dott. Massimo De felice presidente dell’Inail per il suo invito a partecipare alla presentazione del Rapporto Annuale 2018 dell’Inail; invito che ho accolto con grande piacere.
L’attività dell’Inail è molto preziosa e interessa temi che sono particolarmente sentiti dal sottoscritto e dal Governo che rappresento. Il Rapporto annuale 2018 Inail rappresenta una preziosa fonte di importanti indicazioni sullo stato di salute del lavoro. L’Inail, Istituto nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è l’Ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Gli obiettivi e la missione istituzionale sono noti:
- ridurre il fenomeno infortunistico;
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio;
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro;
- realizzare attività di ricerca e sviluppare metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza.
Sono i cardini di un modello di lavoro che dovrebbe essere applicato sempre e dovunque.
La tutela nei confronti dei lavoratori, anche a seguito delle recenti innovazioni normative, ha assunto sempre più le caratteristiche di sistema integrato di tutela, che va dallo studio delle situazioni di rischio, agli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, alle prestazioni sanitarie ed economiche, alla cura, riabilitazione e reinserimento nella vita sociale e lavorativa nei confronti di coloro che hanno subito danni fisici a seguito di infortunio o malattia professionale.
Sotto quest’ultimo profilo sono essenziali le prestazioni che l’Inail, eroga attraverso il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e il Centro di riabilitazione motoria di Volterra.
L’assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. L’assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente ai danni subiti dai propri dipendenti.
Allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico l’Inail realizza inoltre iniziative di:
- monitoraggio continuo dell’andamento dell’occupazione e degli infortuni;
- indirizzo, formazione e consulenza in materia di prevenzione alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo;
- finanziamento alle imprese che investono in sicurezza;
- ricerca finalizzata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’Inail è chiamato ad assolvere il dettato previsto dall’art. 35 e 38 della nostra carta Costituzionale secondo i quali: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni” e ai “lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.
Ma il merito dell’Inail è ben più importante poiché ci induce a riflettere sulla nozione di lavoro dignitoso ovvero di lavoro di qualità e di buona occupazione. La buona occupazione non può non passare attraverso un lavoro sicuro, centrato sulla protezione della persona, dei cittadini e dei lavoratori, e che non danneggi la salute del lavoratore.
Non possiamo infatti immaginare che i tangibili progressi connessi alla diffusione delle tecnologie, della maggiore disponibilità di beni e servizi accessibili dalla rete, della digitalizzazione dei processi, significhi un passo indietro in tema di dignità, di diritti e soprattutto di protezione dei cittadini e sicurezza dei lavoratori.
Sappiamo che la vera sfida da affrontare è quella di regolamentare le nuove forme di lavoro, e in particolare quelle legate alla “gig economy”, dove i rischi di assistere a passi indietro in materia di diritti e protezione dei lavoratori sono maggiori.
Abbiamo per questo aperto un tavolo di confronto con le principali aziende di consegne a domicilio, al fine di arrivare all’elaborazione di una norma con l’obiettivo, evidentemente, di tutelare i ciclo-fattorini (i cosiddetti “riders”) dalle più evidenti forme di sfruttamento ed estendere a loro favore le necessarie tutele in tema di infortunio sul lavoro, quindi tutele assicurative. Gli infortuni sul lavoro, in particolare quelli in itinere, rappresentano senza dubbio una piaga e non è ammissibile morire per lavoro.
Il Rapporto Inail rappresenta uno strumento indispensabile per delineare una strategia per affrontare le sfide e cogliere le opportunità dei cambiamenti in atto nelle nostre economie e nel mercato del lavoro. È con lo spirito di trarre i maggiori benefici dalle nuove tecnologie e al contempo salvaguardare il ruolo centrale della persona che abbiamo presentato e intrapreso una serie di misure immediate ed efficaci da mettere in campo per affrontare le sfide del “futuro del lavoro”.
L’azione di questo Governo è stata infatti da subito orientata a ripristinare e mettere la dignità del lavoro al centro dell’agenda politica. Abbiamo quindi adottato il Decreto Dignità, che ha posto dei limiti al lavoro precario e contribuito a incrementare l’occupazione di qualità nel nostro Paese.
Come evidenziato nel Rapporto sicuramente fondamentale è la prevenzione. Siamo consapevoli che potenziare la prevenzione non è facile.
La normativa italiana è considerata, nell’impostazione, di avanguardia (sebbene, ora, da integrare nei dettagli attuativi rispetto alle nuove forme di lavoro, che si vanno diffondendo come i “riders”). L’INAIL offre un apparato forte di sinergie: analisi dei dati; ricerca e realizzazione di strumenti innovativi per la mitigazione dei rischi; tecniche e “contenuti” per l’informazione e la formazione; varietà di incentivi per rafforzare le sicurezze.
Abbiamo potenziato con le ultime norme in legge di bilancio, la vigilanza, quella svolta da corpi ispettivi – che mi sento di ringraziare sentitamente – a tutela del rispetto delle norme. È necessario anche un coordinamento con le ASL, potenziare gli strumenti per le funzioni di intelligence e premiare le imprese che adottano modelli virtuosi di produzione. D’altra parte, essenziale da promuovere (e in qualche modo da premiare) è la vigilanza svolta da lavoratori, datori di lavoro e parti sociali: per realizzare formazione effettiva e qualificante; per segnalare e sanare debolezza e carenze nei sistemi di sicurezza; per utilizzare appieno i meccanismi di sicurezza, senza considerarli un costo (di impianto, nei tempi di esecuzione del lavoro), o un intralcio evitabile con l’esperienza (che troppo spesso fallisce).
A proposito di vigilanza vorrei spendere due parole rispetto alla questione del ruolo a esaurimento dei singoli corpi ispettivi, quindi parlo di Inail e di Inps: sono delle risorse che sicuramente non possono perdersi. Un patrimonio di conoscenze incredibile. Per cui un ragionamento il Governo lo deve fare rispetto al tema del ruolo a esaurimento.
In questa prospettiva, massima attenzione e rigore è da riporre nella tutela del lavoro, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il numero purtroppo elevato di decessi e di gravi infortuni sui luoghi di lavoro non può essere tollerato ed è un allarme per il quale dobbiamo prestare massima attenzione. Numerose e complesse sono le sfide che dobbiamo affrontare in un contesto in continua evoluzione con la consapevolezza che ogni scelta politica in materia di lavoro impatta, più delle altre, sulla giustizia sociale.
Questo Governo si è impegnato su vari fronti, che in qualche modo incidono sulle tutele del lavoro e incidono sulla sicurezza del lavoro e la salute dei lavoratori:
- penso a quello che citavo poc’anzi, ovvero il tavolo sulla gig economy;
- penso al “Tavolo per la strategia contro il caporalato”, perché lo sfruttamento purtroppo fa rima anche con gli incidenti gravi;
- penso all’adesione alla Partnership europea per la Blockchain, che questo Governo ha attivato tra i primi suoi atti, e che l’Inail stessa ritiene strategica per lo sviluppo anche interno;
- penso agli investimenti per l’ammodernamento e la messa in sicurezza degli edifici pubblici, scuole, ospedali e altri edifici, con ricadute positive per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti stessi;
- penso al mantenimento della separazione degli oneri per sicurezza pena l’esclusione delle imprese dalle gare, rimasto nel Decreto Sblocca Cantieri: da questo punto di vista siamo stati molto cauti e molto attenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
- penso alla completata attuazione delle attività finalizzate alla revisione della tabella di indennizzo del danno biologico in capitale; con decreto del 23 aprile 2019 del Ministero del Lavoro e politiche sociali è stato approvato l’aumento del 40% degli importi erogati ai lavoratori vittime di infortunio e di malattia professionale con menomazione dell’integrità psicofisica tra 6% e 15%.
In conclusione. Una società sviluppata e progredita si misura non solo sul Prodotto Interno Lordo, ma sulla sua capacità di non lasciare nessuno indietro e di non accettare l’esistenza di “sacche di povertà”, marginalità al suo interno, aree e persone prive di tutela e protezione.
Oggi siamo di nuovo in una fase in cui si ripropone un potenziale conflitto tra l’uso delle tecnologie e la dignità dei lavoratori; chi ha incarichi di Governo è chiamato a governare questo conflitto, affinché gli indubbi benefici di quella che alcuni chiamano la nuova rivoluzione industriale non si concentrino in poche mani, ma siamo equamente distribuiti tra tutti gli attori della società. Quindi anche e soprattutto in termini di sicurezza.
Ringrazio tutti i partecipanti e auguro buon lavoro.
Il video del mio intervento nella Sala della Regina alla Camera dei Deputati