Terza ed ultima pillola sul Decreto Dignità.
I voucher sono stati aboliti dal precedente Governo, che ha introdotto i “PrestO”, prestazione occasionale.
Siamo passati da 1 milione e 800 mila percettori ad appena 60 mila. Così come sono non funzionano. Noi vogliamo semplificarne l’utilizzo. La validità dei “Nuovi PrestO” sarà estesa da 3 a 10 giorni.
Faccio un esempio: in agricoltura è impossibile prevedere alcune variabili meteorologiche. Se ho un “PrestO” di durata limitata rischio che diventi inutilizzabile per una pioggia o una grandinata.
Per le strutture alberghiere ricettive diamo la possibilità alle aziende con un massimo di 8 dipendenti di avvalersi di questo strumento. Restringiamo però le categorie di utilizzo a tre: studenti under 25, disoccupati e pensionati come già previsto nel settore agricolo. In questo modo ne impediamo l’abuso ed evitiamo che contratti, anche stagionali, con un un certo grado di tutela e di continuità si trasformino in contratti occasionali e con minori garanzie per il lavoratore.
Infine, una maggiore semplificazione burocratica, sia per i lavoratori, sia per le aziende.