Il nostro Paese ha potenzialità incredibili. Ha il più grande patrimonio storico, culturale, architettonico, museale, paesaggistico e gastronomico. Non è un caso se l’Italia ha la più alta concentrazione di siti Unesco al mondo!
[highlight]Nonostante ciò, siamo ormai la maglia nera in Europa, anche in termini occupazionali[/highlight]. Questo Paese potrebbe davvero vivere di bellezza visto che per ogni miliardo investito in turismo ne rientrano ben sei. Purtroppo [highlight]le politiche del Governo[/highlight], che hanno investito tutto sulla precarizzazione del lavoro, [highlight]si sono dimostrate fallimentari[/highlight].
Mentre Renzi sbandiera oltre 500 mila nuovi posti di lavoro, la triste realtà è che nella maggior parte dei casi si tratta di trasformazioni di contratti in essere, o addirittura di lavori “a voucher”. Tant’è vero che basta un’ora di “buoni lavoro” in una settimana per risultare occupati.
Questo Governo ha fallito con i lavoratori e ha fallito con le imprese, che tutt’ora sono tra le più tassate d’Europa. Mentre il M5S ha proposto l’abolizione dell’Irap, l’esecutivo di Renzi l’ha ridotta sensibilmente solo a beneficio dei grossi gruppi imprenditoriali, a dispetto del 98% delle piccole e medie imprese italiane.
Siamo nel Paese dei paradossi, il Paese in cui l’anziano padre di famiglia con alle spalle 42 anni di contributi è costretto a lavorare fino a quasi 70 anni per mantenere il figlio disoccupato, magari con laurea e master. Un Paese dove il Governo [highlight]si vanta di avere ingegneri sottocosto[/highlight] da esportare e che promuove [highlight]percorsi formativi dei nostri giovani studenti presso la multinazionale McDonald’s[/highlight], offrendo di fatto manovalanza gratuita. Di questo e molto altro ancora ho parlato nel confronto televisivo organizzato da Tv San Marino sul tema del “Lavoro che manca”.
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