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Mercoledì 27 luglio 2016, durante il question time con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sono intervenuto così:

In Italia tutti i giorni il nonno 66enne si alza per andare a lavorare. In Italia tutti i giorni il nipote 24enne (magari con laurea) resta a casa senza occupazione. Sulla scrivania – forse forse – ha un voucher: questo il risultato di politiche sciagurate.

Grazie alla Legge Fornero abbiamo l’età di pensionamento tra le più alte d’Europa e contestualmente, guarda caso, un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa. Ma non finisce qui: con l’introduzione dell’aspettativa di vita per il calcolo dell’età pensionabile (centrodestra, Sacconi) si andrà in pensione a 70 anni!

Non mento se, come ho fatto nel mio intervento alla Camera, dico che tra tutti gli eletti in Parlamento io e Davide “siamo tra i pochi che possono dire di conoscere i lavori di fatica. Fuori dal Palazzo è la maggioranza degli italiani: operai in fabbrica, muratori, infermieri, autotrasportatori. E’ col bastone che devono andare a lavorare?“, abbiamo chiesto.

I continui tagli alla Sanità pubblica, la difficoltà di 11 milioni di cittadini italiani di consentirsi le cure, la conseguente riduzione (certificata dall’Istat) dell’aspettativa di vita rendono sempre più difficile l’accesso alla pensione.

Nella richiesta scritta inoltrata a Poletti facciamo presente che:

Oggi gli adeguamenti alla speranza di vita sono previsti per ogni tipologia di prestazione: dalla nuova pensione di vecchiaia alla pensione anticipata, dalla quiescenza anticipata contributiva all’assegno sociale, fino ai trattamenti dei lavoratori usurati.

Questo è il Governo che si è fatto finora beffe dei precoci e ha saccheggiato il fondo usuranti. Abbiamo un presidente del Consiglio che promette via Facebook gli 80 euro ai pensionati minimi e poi si rimangia tutto nel Def. I nonni lavorano e i nipoti stanno a casa con un voucher. Questo Governo dovrebbe almeno seriamente tenere conto delle dinamiche demografiche in atto. La disciplina sull’aspettativa di vita non va solo sospesa, va abrogata. Il M5S farà di tutto per arrivare a questo risultato.

E’ dimostrato che un operaio campa meno di un impiegato, un impiegato meno di un dirigente. E un politico di professione? Col vitalizio magari campa fino a cent’anni.