Ho visto cose che voi umani…
Ho visto un Presidente del Consiglio vittima di trame di Palazzo dover lasciare Chigi dopo aver governato al meglio delle possibilità nel bel mezzo di una emergenza senza precedenti e con un enorme consenso nel Paese. Udite udite, per chi ha la memoria corta, quel Presidente non si chiama Mario Draghi, bensì Giuseppe Conte.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto un Presidente del Consiglio provocare una crisi di Governo dopo aver incassato la fiducia a larga maggioranza in Senato attribuendo pretestuosamente tutte le colpe al MoVimento 5 Stelle. Mentre lo stesso Draghi, giusto pochi mesi fa, non si stava facendo alcuno scrupolo nel lasciare la Presidenza del Consiglio per eventualmente assurgere alla carica di Presidente della Repubblica.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto colleghi rivendicare la loro sensibilità politica verso la gente comune, in difficoltà, lasciando intendere che per i cittadini sarebbe una disgrazia la fine del Governo Draghi. Quello stesso Governo che ha smantellato il Superbonus lasciando in disgrazia migliaia di imprese, quel Governo che ha smantellato il Decreto Dignità che aveva fin prima generato 750 mila rapporti di lavoro stabili, quel Governo che ha avallato modifiche restrittive del Reddito di Cittadinanza che mai come oggi si è rivelata una misura indispensabile (secondo Istat e Inps), quel Governo che non è in grado di formulare una proposta concreta sul salario minimo che la stessa Europa ci chiede di affrontare celermente.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto colleghi, fortunatamente pochi, criticare la democrazia interna del M5S. Proprio quando, grazie al Presidente Conte, il M5S ha avviato dei processi decisionali finalmente ampiamente partecipati che non avevamo mai visto prima.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto un Presidente del Consiglio ammirato che con il suo approccio internazionale e le sue incredibili doti politiche ci ha resi orgogliosi in tutto il mondo. Che grazie alle trattative in Europa ci ha consentito di recuperare le risorse per attuare la più grande riforma sociale degli ultimi decenni (il Reddito di Cittadinanza), che ha gestito, primo al mondo, la pandemia con un coraggio e un’autorevolezza assoluta. Che ha ottenuto la più grande fetta del Recovery fund per il bene del nostro Paese.
Un leader politico che tutti ci hanno invidiato e che ha deciso di mettere a rischio la sua popolarità e la sua reputazione per metterla al servizio del M5S. Ma nonostante ciò, c’è ancora qualcuno al nostro interno che fa eco agli attacchi più beceri della peggiore stampa e del mondo politico che vedono in lui l’ultimo vero ostacolo al sistema. E che proprio per questa ragione dovremmo difendere come fosse l’ultimo esemplare di una specie in via di estinzione. Quella del politico che sa anteporre l’interesse per la collettività rispetto all’interesse personale
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto il Presidente del M5S sacrificare tempo ai suoi affetti, sacrificare la salute, sacrificare la carriera. L’ho visto lavorare per ore e ore senza fermarsi nemmeno per mangiare. L’ho visto lavorare come un pazzo nonostante non riceva alcun compenso da circa un anno e mezzo, e senza che lo rinfacciasse mezza volta.
Ho visto, o meglio, sentito insinuazioni e calunnie di ogni tipo nei suoi riguardi. Che i proprietari della sede del M5S fossero amici suoi: falsissimo, ero presente, mi sono occupato personalmente della ricerca della sede, glieli ho praticamente presentati io.
Ho sentito voci che raccontavano di un ufficio del Presidente in stile reggia di Versailles: peccato che fu lo stesso Giuseppe Conte a raccomandarsi che il suo ufficio avesse un aspetto sobrio e che l’arredamento fosse economico.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto colleghi dare lezioni di morale, parlare di responsabilità nei confronti degli italiani in difficoltà e allo stesso tempo sottrarre – con le mancate restituzioni – decine di migliaia di euro che si erano impegnati a destinare alla collettività tramite gli impegni presi con il M5S.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto colleghi, fortunatamente pochi, solidarizzare con quegli stessi fuoriusciti che poche ore prima a reti unificate calunniavano il M5S attribuendoci di fronte a tutto il Paese la messa a rischio della sicurezza nazionale, con il megafono di quella stampa che ci ha sempre combattuto.
Ho visto cose che voi umani…
Ho visto vari colleghi affrontare questa sfida con un’autenticità e un coraggio a dir poco commovente. Colleghi che stanno facendo emergere lo spirito che ci ha animato fin dal principio. Perché se è vero che è inevitabile cambiare, “maturare”(?) lungo un percorso politico, è altrettanto vero che le radici vanno curate perché sono loro a dare linfa e a sorreggere tutto.