Mi stanno scrivendo in moltissimi per manifestarmi il loro dispiacere nel non ritrovarmi più al Ministero del Lavoro come Sottosegretario. Ringrazio tutti di cuore, ma vi assicuro che sto bene, respiro ancora, cammino con le mie gambe e parlo pure!
So di colleghi delusi e che umanamente comprendo per le loro aspettative rimaste incompiute, riversando le proprie delusioni nei confronti dei protagonisti delle trattative. Al contrario, ho voluto ringraziare Luigi Di Maio per l’esperienza unica che ho vissuto in questi 14 mesi. Mi sento un privilegiato nell’essere stato tra i protagonisti che hanno reso possibile la realizzazione del Decreto Dignità, di Quota 100 e del Reddito di Cittadinanza, che hanno cambiato in meglio la vita di milioni di persone. Cosa chiedere di più nella vita?!
Non dimentico che solo 6 anni e mezzo fa ero a farmi il mazzo in fabbrica. E non ho nemmeno per un attimo avuto la presunzione di pensare di essere sempre la scelta migliore e l’unica possibile.
Sono inoltre orgoglioso di essermi guadagnato, nel giugno 2018, quell’incarico nell’esecutivo senza aver mai sgomitato, o peggio ancora, leccato natiche. Tant’è vero che quando Luigi mi fece la proposta era la cosa più lontana che potessi immaginare.
Quindi, non avendo mai cercato quella poltrona – peraltro tutt’altro che comoda – non ho mai avuto il timore di perderla ed è ciò che mi ha permesso di lavorare sempre con la massima rettitudine e senza cedere a nessun compromesso.
Ora non mi resta che fare gli auguri al mio successore, nella speranza che possa portare avanti – nei limiti del possibile – con la neo Ministra Nunzia Catalfo i vari dossier e iniziative ancora in itinere. Penso alle lavoratrici con contratto “part time ciclico” che aspettano da tempo il riconoscimento di alcuni diritti, al superamento del ruolo a esaurimento degli ispettori Inps e Inail, al piano strategico nazionale per la sicurezza sul lavoro, all’osservatorio nazionale sul futuro del lavoro, alle tutele dei lavoratori della gig economy, al gender gap tra uomo e donna, alla promozione della conciliazione vita lavoro, al contrasto del fenomeno delle cooperative spurie e del sistema degli appalti fittizi, l’annosa questione dei precari di Anpal servizi, senza dimenticare i grandi temi come quello della rimodulazione dell’orario di lavoro.
Tutto ciò nel rispetto anche delle persone che con il massimo impegno in questi 14 mesi hanno lavorato con me senza mai risparmiarsi e sempre anteponendo l’interesse collettivo rispetto a quelli personali o di qualche lobby. Merce rara…
Svolgere il ruolo di Sottosegretario non è affatto semplice. E’ un impegno totalizzante. Lo dico ai tanti che cercano di capirne le funzioni, ai colleghi che giustamente si sono proposti e ai nuovi incaricati.
Una buona parte del lavoro si svolge dietro le quinte, un’altra parte in prima linea. Poche pacche sulle spalle, tante grane e pochi onori.
Si tocca quotidianamente con mano la sofferenza della gente, situazioni spesso al limite. Ricordo quel lavoratore campano che ha tentato di avvelenarsi davanti al Ministero; ricordo il tentato suicidio sventato grazie all’intervento dei carabinieri dopo una segnalazione della mia segreteria, che è poi stata ricontattata dalla persona ringraziandoci per l’umanità, l’ascolto e per aver sentito finalmente lo Stato vicino.
Ricordo tutte quelle volte che sono dovuto correre sotto al ministero per sedare una manifestazione convocando in emergenza un tavolo; ricordo le volte che mi sono trovato circondato da gente incazzata che pretendeva delle risposte che il sottoscritto non poteva dare in quanto le responsabilità non erano riconducibili al Governo in carica ma a politiche sbagliate del passato. Il tutto – contrariamente a quanto si possa immaginare – orgogliosamente senza alcuna indennità aggiuntiva o scorte della polizia.
Poi ci sono (sempre sotto pressione):
– gli incontri Pubblici Istituzionali su tutto il territorio nazionale;
– le missioni Internazionali;
– le Conferenze Stato Regioni e le Unificate;
– le attività parlamentari presso i due rami del Parlamento suddivise nelle tre Commissioni Lavoro Camera, Lavoro Senato e Affari Sociali: interrogazioni, interpellanze, mozioni, risoluzioni, decreti, proposte di legge;
– la designazione su alcuni Decreti primari per il M5S;
– le interviste tv, radio, giornali;
– la continua interlocuzione con le direzioni generali, enti, istituzioni e agenzie che hanno a che fare con il ministero;
– la continua interlocuzione con i parlamentari su vari aspetti di competenza e non;
– i tavoli ministeriali sulle vertenze;
– gli incontri periodici con i Presidenti, Vice Presidenti e Capigruppo M5S delle tre Commissioni di riferimento.
Per non parlare delle attività extra, considerato che tra le altre cose sono parlamentare. Una su tutte le campagne elettorali, non solo nella provincia di Brescia ma anche in provincia di Mantova e in altre regioni come il Piemonte, l’Emilia Romagna e così di seguito.
In conclusione, voglio ringraziare le Commissioni Lavoro e Affari Sociali che hanno voluto propormi nella rosa dei possibili Sottosegretari al Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali senza nemmeno dovermi fare avanti. Per me questo riconoscimento da parte di chi mi ha visto lavorare da vicino vale più di qualsiasi targhetta appesa sulla porta di un ufficio.
E grazie ancora a tutti coloro i quali continuano a manifestarmi la loro stima. Il mio impegno, come sempre, non mancherà!
Ad maiora!