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Eccola, lei rappresenta gli “altri eroi“. È la commessa di un supermercato.

Gli “altri eroi” non salvano vite in senso stretto, come fanno medici e infermieri, ma per garantire a tutti noi la dispensa piena e i beni di prima necessità rischiano ogni giorno la loro vita.

Non vengono mitizzati perché pare che nei loro confronti tutto sia dovuto e talvolta persino il rispetto diventa un lusso. E invece non dovrebbe essere così.

Quando hanno firmato il contratto di lavorospesso da 1.000 euro al mese – non c’era nessuna clausola che prevedeva la missione di sfamare orde di clienti in preda alla psicosi, magari inconsapevolmente contagiati da un virus potenzialmente letale.

I commessi dei supermercati, così come tutte le persone che continuano a lavorare a contatto con il pubblico, sono da ringraziare quotidianamente. E la più grande forma di rispetto è quella di osservare alcune semplici regole di buonsenso. Ve ne elenco solo alcune:

  1. recatevi al supermercato/negozio solo quando strettamente necessario. Il supermercato non è da intendersi come centro di aggregazione sociale. Il messaggio è di rimanere a casa per tutelare sé stessi, ma soprattutto gli altri;
  2. esistono molte iniziative che prevedono la consegna a domicilio della spesa: verificate se è disponibile nel vostro Comune;
  3. quando vi recate al supermercato/negozio seguite in maniera scrupolosa ogni singola misura di sicurezza: mantenere le distanze, indossare i dispositivi e così di seguito.

Non vedo l’ora finisca questo calvario che nella sua tragicità un risvolto positivo lo potrebbe avere, quello di rimettere in discussione la scala dei valori. L’importante è non dimenticarsene il giorno dopo che saremo usciti da questo incubo!

Serve più rispetto per la vita umana, per la salute pubblica, per la dignità del lavoro e per la cura dell’ambiente.

A tutti questi lavoratori il mio più grande ringraziamento e un abbraccio dal profondo del cuore.

Grazie!