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È sempre un piacere restituire una buona parte dello stipendio ai cittadini.

Chissà come la pensano i parlamentari del Partito Democratico, che i due soldi che si tagliano li versano nelle casse del partito, il quale a sua volta si è fottuto centinaia di milioni di euro di rimborsi elettorali.

Voi vi fidereste di chi vuole modificare 47 articoli della Costituzione per dare un calcio (a parole) alla casta, e poi nei fatti non restituisce agli italiani nemmeno un euro del proprio stipendio?

Consiglio ai detrattori di moltiplicare i 210.000 euro da me restituiti per il numero dei parlamentari. Si scoprirà che il taglio dei compensi genererebbe molti più risparmi rispetto a quelli delle Schiforme renziane. Al calcolo dei soldi risparmiati dai portavoce del M5S non bisogna dimenticare di aggiungere le indennità di fine mandato, alle quali abbiamo deciso di rinunciare già da tempo. E di non dimenticare i 43 milioni di euro di rimborsi elettorali a cui abbiamo rinunciato e che “loro”, invece, si sono pappati per anni, sottraendo alle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro dal 1993 ad oggi.

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