In questi giorni mi trovo in Giappone per il summit dei Ministri del Lavoro dei Paesi G20. Sono orgoglioso di essere qui a rappresentare l’Italia, ma anche di essere intervenuto – oggi – su un tema importante e delicato come quello della questione demografica, cioè di quella drastica diminuzione delle nascite che rende i nostri Paesi sempre più “vecchi” e insostenibili i nostri sistemi di welfare.
Le soluzioni infatti esistono, e anche in questo caso richiedono lungimiranza, passione e coraggio: quella lungimiranza, passione e coraggio che durante il Governo del Cambiamento il MoVimento 5 Stelle ha concretamente dimostrato portando a termine misure fondamentali nel segno della dignità, della protezione sociale e della sostenibilità. Tra queste:
– massiccio investimento nella riforma dei centri per l’impiego, con l’assunzione di migliaia di nuovi operatori e il potenziamento di piattaforme, strutture e strumentazioni;
– avvio del ricambio generazionale grazie a un programma come “Quota 100” e all’assunzione di decine di migliaia di nuovi giovani nella Pubblica Amministrazione;
– lotta al precariato con il Decreto Dignità, che rafforzando la stabilità del lavoro e risollevando i livelli occupazionali (mai così alti da più di 40 anni) consente finalmente a migliaia di giovani e di giovani famiglie di costruire un progetto di vita o una famiglia;
– rifinanziamento e potenziamento con ulteriori 100 milioni di euro del Fondo per i mutui sulla prima casa a favore degli under 35;
– affinamento del sistema di incentivi per consentire alle imprese di scommettere su giovani eccellenze (bonus eccellenze) ed esperti in innovazione tecnologica (digital transformation manager) di accompagnare il nostro tessuto produttivo nella quarta rivoluzione industriale.
Anche il reddito di cittadinanza, che prevede risorse a sostegno di chi si trova temporaneamente senza lavoro ma ha un mutuo o un affitto da pagare, è uno strumento a tutela di chi ha il diritto di credere e investire nel proprio futuro. Un futuro che, come ci insegna Beppe Grillo, abbiamo il dovere di riprogettare adesso.
La legge sul salario minimo orario, il provvedimento per i riders e molti dei punti inseriti nel nostro “manifesto programmatico” per giovani e famiglie saranno presto realtà se ci sarà chi ha la voglia e il coraggio di iniziare questo percorso. Il MoVimento non ha mai avuto vertigini di fronte alle sfide più grandi. Ci sarà qualcuno deciso a seguirci senza tradire le aspettative di milioni di cittadini e senza cadere nella nostalgia del passato?
Il mio intervento durante il summit dei Ministri del Lavoro dei Paesi del G20.