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Fra poche ore sapremo chi sarà eletto alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America.
La sfida è a due: Clinton o Trump? Due facce della stessa medaglia, che [highlight]probabilmente rispondono a interessi diversi[/highlight], ma che [highlight]sicuramente non coincidono con quelli dei cittadini americani[/highlight]. Basta leggere i loro programmi.

Jill Stein

Jill Stein

Purtroppo la più grande “democrazia” occidentale, grazie al sistema bipolare, riduce al minimo gli spazi di democrazia per movimenti politici alternativi al Partito Democratico e al Partito Repubblicano.

Anche se in realtà [highlight]un’altra strada c’era[/highlight], volutamente ignorata dal mainstream. [highlight]Si tratta della candidata Jill Stein del partito dei Verdi[/highlight], che nel marciume di questa infinita campagna elettorale [highlight]avrebbe portato[/highlight] [highlight]una boccata di aria pulita[/highlight]. Quantomeno avrebbe portato delle visioni del mondo rispondenti ai bisogni umani.

Mentre mi domando per quanto tempo ancora gli americani si dovranno accontentare del più scaltro, mi emoziono leggendo la [highlight]lettera di endorsement che la nota attrice Susan Sarandon ha pochi giorni fa inviato proprio a Jill Stein[/highlight].

Da leggere tutta d’un fiato.

Cari Jill e Collaboratori,
ho aspettato di vedere se la posizione di Hillary Clinton sui temi per me più urgenti fosse cambiata, ma…
• Non appoggia il salario minimo di 15 dollari;
• Non sostiene la legalizzazione della marijuana;
• E’ a favore del TTIP;
• Ha promosso il fracking e la Monsanto;
• E’ a favore delle trivellazioni off-shore;
• Non ha preso posizione sull’oleodotto Dakota Access;
• E’ contraria a etichettare gli OGM;
• Si oppone alla separazione tra banche di investimento e banche commerciali;
• Accetta i finanziamenti dei lobbisti per la sua campagna;
• E’ contraria a un accordo vincolante sul clima;
• Appoggia aiuti militari incondizionati a Israele;

Sono pertanto molto felice di sostenere la candidatura alla presidenza di Jill Stein, perché difende tutto ciò in cui credo.
E’ chiaro che ormai un terzo partito è necessario e possibile, e questo è il primo passo per raggiungere tale obiettivo.
La paura di Donald Trump non è sufficiente per me per sostenere Hillary Clinton, con tutta la sua storia di corruzione.
Ora che Trump si sta auto-distruggendo, sento che anche negli stati in bilico c’è la possibilità di votare secondo coscienza.

A questo punto non mi resta che augurarvi: buon Election Day!

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L’intervista rilasciata da Susan Sarandon alla Bbc.