I nuovi dati sull’occupazione certificano la lungimiranza delle nostre politiche del lavoro. Dare dignità e stabilità ai lavoratori era il nostro obiettivo e noi lo abbiamo ottenuto non solo grazie al Decreto Dignità, ma mettendo le imprese nelle migliori condizioni per assumere.
I numeri sono quelli appena pubblicati dall’Osservatorio sul Precariato di Inps.
Di fronte ai 200 mila contratti stabili in più rispetto al 2017 e a un +76% di trasformazioni non si può che parlare di un boom. Estremamente significativo è il netto arretramento dei contratti a tempo determinato nei mesi di novembre e dicembre, ma anche il fatto che da agosto i contratti di somministrazione sono calati del 20%.
Che lo si voglia ammettere o meno, il Decreto Dignità è stato tutto tranne che un “Decreto Disoccupazione” (come sosteneva qualcuno), ma questo provvedimento è solo un piccolo tassello di un’azione e di una visione politica che non mette più lavoratori e imprese gli uni contro gli altri, ma li rende alleati. Il reddito di cittadinanza, la riforma dei centri per l’impiego e tutte le misure messe in cantiere per sostenere gli imprenditori e i lavoratori autonomi lo dimostrano.
Per tutti questi motivi, anche di fronte alle difficoltà dell’economia globale mi aspetto da tutte le parti sociali franchezza e disponibilità a lavorare insieme nell’interesse non di pochi, ma dell’intero Paese.