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Un fatto è certo: l’ecobonus al 110% ha già spinto moltissime persone e famiglie a progettare una ristrutturazione di casa o del condominio in chiave energetica. Del resto la possibilità di recuperare più di quanto speso e persino di non spendere un euro (cedendo il credito di imposta a chi costruisce o alla banca) è un’occasione imperdibile.

Ebbene, ieri con degli emendamenti al Decreto Rilancio abbiamo ampliato le possibilità di intervento, allargato la platea dei beneficiari e allungato l’elenco delle spese ammissibili.

Tra le principali novità:

  • SECONDE CASE: Ammessi gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico su due diverse unità immobiliari (escluse case, castelli e ville di lusso);
  • COOPERATIVE DI ABITAZIONE: Incluse nei soggetti che possono godere della misura;
  • TERZO SETTORE E ONLUS: Detrazioni al 110% estese alle realtà del Terzo Settore e alle Onlus;
  • SPOGLIATOI: Superbonus applicato anche alle società e alle associazioni sportive dilettantistiche che vogliono rendere più efficienti gli spogliatoi;
  • DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI: Anche le spese di demolizione e ricostruzione di fabbricati esistenti saranno coperte dall’agevolazione;
  • CASE POPOLARI: Per le case dell’IACP bonus valido anche per lavori avviati nel primo semestre 2022;
  • COMUNI MONTANI: Estensione ai Comuni montani non soggetti a procedura di infrazione con allaccio a sistemi esistenti di teleriscaldamento;
  • TETTI: Estensione del bonus alla coibentazione delle superfici inclinate, quindi sì agli interventi sui tetti;
  • ATTESTAZIONI E ASSEVERAZIONI: Incluse nell’agevolazione.

Va ricordato che per godere del bonus la classe energetica dell’immobile dovrà migliorare almeno di due gradini (oppure di una per gli edifici che si trovano già in classe B). Perché più sei efficiente, meno paghi. Ed è su questa base che nei prossimi mesi assisteremo a un rilancio del settore edilizio che sarà virtuoso per l’ambiente e per le tasche dei cittadini.