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Troppo giovani, senza esperienza, idealisti, utopisti sono gli aggettivi più generosi con cui i politici della casta descrivono gli appartenenti al Movimento Cinque Stelle. Più frequentemente però gli attributi utilizzati sono ben più pesanti: ignoranti, provocatori, caproni, incapaci.

In effetti ci vuole una bella faccia tosta per pretendere di governare un Paese come l’Italia. E’ quello che sostiene anche il sociologo Domenico De Masi nel folgorante commento consegnato all’edizione del 26 giugno 2016 de Il Fatto Quotidiano.

Facce e parole di una classe dirigente

Diciamolo subito: i 5 Stelle non sono pronti a governare. Per essere classe dirigente prima di tutto ci vuole la faccia giusta: quella rapace di La Russa, quella greve di Salvini, quella stitica di Monti, quella paracula di Mastella. A paragone, quelle di Appendino o della Raggi sembrano facce di cresimande. E, comunque, la faccia non basta. Per essere classe dirigente ci vuole anche la parola alata di Vendola, quella sibillina di Moro, quella cafona di De Luca. E, dietro le parole, ci vogliono le idee: quelle sgangherate di Alfano, quelle perfide di Ichino, quelle variopinte di Gasparri. Insomma, per diventare classe dirigente occorre l’ingenuo candore di Andreotti e l’adolescenziale stupore di Scajola, la santità di Previti e la trasparenza di Gianni Letta, il giovanile coraggio di Napolitano, la pluridecennale esperienza governativa della Boschi e la specchiata onestà di Ciancimino. I 5 Stelle non hanno nessuna di queste virtù. Con quale faccia tosta possono pretendere il governo di un Paese come l’Italia?

Domenico De Masi

Che dire: siamo perfettamente d’accordo. Del resto ad accomunare il Movimento Cinque Stelle e De Masi è proprio la “faccia tosta”: quella che nel corso delle audizioni avvenute in questi mesi in Commissione Lavoro alla Camera lo hanno portato a sostenere apertamente la necessità di ridurre gli orari lavorativi per contrastare gli effetti negativi dell’innovazione tecnologica. Una tesi su cui il Movimento sta lavorando attraverso una risoluzione avente come primo firmatario il sottoscritto.

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Ascolta l’intervento di Domenico De Masi in Commissione Lavoro

Approfondisci la questione della disoccupazione legata all’innovazione tecnologica leggi la risoluzione presentata da Claudio Cominardi in discussione in Commissione Lavoro

Riascolta gli interventi delle personalità intervenute durante le audizioni in Commissione Lavoro

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