Maurizio Lupi ha MENTITO sui 2 miliardi di finanziamenti stanziati dalla BEI per la TAV Brescia-Verona-Padova.
Per questo abbiamo appena depositato un esposto contro l’ex ministro dei trasporti. I cittadini hanno il diritto di sapere se quei soldi siano mai esistiti e che fine abbiano fatto.
Ecco i fatti.
Nel dicembre 2014, Lupi incontra i prefetti di Brescia, Verona, Padova e tutte le aziende coinvolte nella nuova tratta del TAV. Durante l’incontro, l’allora ministro dei trasporti afferma di avere 2 miliardi di euro di fondi stanziati dalla BEI (Banca d’Investimenti Europe) e fa pressioni affinché i lavori vengano avviati con urgenza, per non dire addio ai finanziamenti.
Nel luglio 2015, grazie ad un’interrogazione depositata dal M5S a Bruxelles, abbiamo scoperto che i fondi europei sbandierati dal Lupi non esistono: «LA BEI NON HA APPROVATO ALCUN FINANZIAMENTO E NON È COINVOLTA NEL PROGETTO», è stata la sconvolgente risposta della commissaria ai trasporti europea Violeta Bulc.
Che fine hanno fatto quei soldi? Esistevano davvero?
A chi dobbiamo credere? Alla commissione europea, che sui fondi afferma di non aver mai approvato niente, o all’ex ministro Lupi, quello dello scandalo Incalza, per gli amici Mister Rolex?
I cittadini e i comitati hanno chiesto chiarezza.
Ora, grazie all’esposto M5S, ci penserà la magistratura a scoprire la verità!