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Oggi ho avuto l’onore di incontrare John Shipton, il padre di Julian Assange fondatore di WikiLeaks.

John sta portando in tutta Europa la voce del figlio incarcerato per “eccesso di libertà di informazione”.

Dopo nove lunghissimi anni rinchiusi presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, è stato arrestato ed è in attesa di sapere se gli Stati Uniti otterranno la sua estradizione. Ricordo che negli Stati Uniti vige ancora la pena di morte.

Julian Assange è un paladino dell’informazione, del vero giornalismo d’inchiesta, ha fatto conoscere al mondo le crudeltà della guerra e gli interessi delle élite mondiali e per questo sta pagando con la sua vita.

È dovere di tutti noi continuare a puntare il faro su questa triste vicenda, sostenere e pretendere la liberazione di chi con WikiLeaks ha sciolto le catene dell’indifferenza.



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video dell’intervento che John Shipton ha pronunciato durante il convegno “Il segreto delle carte e la trasparenza del web: un equilibrio impossibile?” ospitato nella Biblioteca del Senato giovedì 7 novembre 2019.