Ecobonus e sismabonus introdotti dal Decreto Rilancio sono occasioni da non perdere. Ve lo dico “da bresciano”.
Prima che diventasse celebre per l’epidemia da Coronavirus Brescia infatti era famosa (anche) per la sua tradizione edile, cioè per le orde di abilissimi e instancabili muratori e carpentieri che hanno costruito mezza Italia spaccandosi la schiena e le braccia sotto la pioggia o il sole rovente.
L’altra faccia della medaglia è che Brescia è una delle aree più colpite dalla crisi immobiliare, oltre che la provincia lombarda “maglia nera” per tasso di cementificazione, ma ecobonus e sismabonus rappresenteranno una svolta sotto ogni profilo: per l’ambiente, per il clima, per le proprie tasche e per tutto il comparto. E non lo dico solo io.
Il Cresme stima che nella nostra provincia le nuove agevolazioni fiscali per ristrutturare, riqualificare e consolidare potranno avere un impatto economico di circa 3,5 miliardi di euro (nel Bresciano l’edilizia ne muove già circa 4,7 miliardi ogni anno). Se poi contiamo che l’80% del patrimonio edilizio esistente è stato costruito prima del 1974, tutto diventa ancora più chiaro.
Il punto poi, per dirla in parole semplici, è che tutti ci guadagniamo.
SPENDI 100, RECUPERI 110
L’agevolazione al 110% prevista dall’ecobonus consentirà di recuperare in cinque anni più di quanto speso per interventi di riqualificazione energetica su condomini e immobili adibiti a prima casa e alcune seconde case.
Il grande vantaggio è che si potrà chiedere uno sconto in fattura pari all’importo della detrazione del 110% (il fornitore recupererà la somma attraverso un credito di imposta) oppure trasformare la somma in credito di imposta da cedere a un istituto di credito o a un intermediario finanziario.
Gli interventi ammessi sono:
- ISOLAMENTO TERMICO per spese fino a 60.000 euro per ogni unità immobiliare;
- SOSTITUZIONE DELLE CALDAIE CENTRALIZZATE con altre di nuova generazione: a condensazione, a pompa di calore, a microgenerazione (fino a 30.000 euro per unità immobiliare);
- SOSTITUZIONE DELLE CALDAIE degli EDIFICI UNIFAMILIARI con impianti a pompa di calore, ibridi o geotermici, anche abbinati a nuovi impianti fotovoltaici e ai relativi sistemi di accumulo e di microcogenerazione: anche in questo caso, detrazione con spese fino a 30.000 euro;
- SOSTITUZIONE DI FINESTRE o INSTALLAZIONE DI PANNELLI O SCHERMATURE SOLARI se l’intervento verrà effettuato insieme a uno dei precedenti: lo stesso vale per l’installazione negli edifici di COLONNINE per la ricarica delle auto elettriche.
Al termine dei lavori, un esperto dovrà certificare l’incremento di almeno due classi energetiche (o il raggiungimento della classe più alta).
Anche la detrazione per la MESSA IN SICUREZZA ANTISISMICA degli edifici (purché non in zona 4) è stata portata al 110%. Il supersconto scatta anche per l’acquisto di case antisismiche.
CREIAMO NUOVO LAVORO
Lo abbiamo altre volte: sono circa 18 mila i posti di lavoro che si creano investendo un miliardo di euro in riqualificazioni, tutela del territorio, dissesto idrogeologico e in generale nell’economia green (le grandi opere ne creano solo 500).
Con questo investimento avremo dunque “più lavoro per le grandi imprese, ma anche per le piccole, medie e micro imprese dell’intero territorio”. E anche stavolta a dirlo non sono io, ma il presidente dell’Associazione dei Costruttori di Brescia, che non a caso ha parlato di “una politica fiscale sulla casa che va nella direzione giusta” e di “un grande investimento dello Stato sul Paese e sui cittadini, che guarda al miglioramento della qualità della vita e della sostenibilità ambientale”.