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Ieri a Linea Verde su Rai Uno puntata interamente dedicata alla mia terra! Dalla Val Camonica alla Franciacorta passando per il Sebino.

La Val Camonica è conosciuta in tutto il mondo anche per le incisioni rupestri degli Antichi Camuni che fanno parte del Patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO. Si tratta di ben 250 mila figure incise nella roccia risalenti dall’epipaleolitico fino all’età Romana!

La Franciacorta è uno splendido territorio collinare caratterizzato dall’agricoltura vitivinicola (e non solo!), con le sue “bollicine” che non hanno nulla da invidiare allo Champagne francese.

Per non parlare dell’incantevole lago d’Iseo, meta privilegiata per migliaia di turisti provenienti da tutta Europa.
Infine, le Torbiere del Sebino, situate tra la Franciacorta e il lago d’Iseo, riserva naturale considerata area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana.

Potrei parlarvi per ore delle bellezze paesaggistiche, naturali, culturali, artistiche, storiche, artigianali della mia amata terra ed è per me un orgoglio vederne la loro esaltazione in un programma nazionale della televisione pubblica.
Amo i luoghi dove sono nato e dove tutt’ora vivo ed è per questo che anziché nascondere i problemi sotto il tappeto preferisco prenderli di petto e trovare il modo di risolverli.

Quando ieri la Rai mi ha mostrato lo splendore della nostra valle, ho pensato a quanto continui a essere martoriata dal cemento dei grossi insediamenti commerciali che uccidono l’artigianato locale. Ho pensato all’Ex Selca che per anni ha contaminato Berzo Demo e la zona circostante fino a raggiungere la falda. Ho pensato alla mancata depurazione delle acque e all’inquinamento del fiume Oglio. Ho pensato anche al fenomeno del bracconaggio, una piaga difficilissima da estirpare che mette a rischio la biodiversità dei volatili che transitano e/o stanziano in Val Camonica.

Quando ho visto le immagini della splendida Franciacorta e i suoi vigneti, ho pensato a chi ancora continua a infestarla con i pesticidi. Ho pensato alle discariche che negli anni sono state autorizzate in ogni dove senza una reale tutela ambientale. Ho pensato ai vari insediamenti industriali e commerciali collocati senza un minimo di progettazione nel rispetto del paesaggio. Ho pensato inoltre che la Franciacorta non è solo vigneti, è molto di più perché offre una moltitudine di opportunità.

Quando ho visto le riprese del lago d’Iseo con la sua caratterizzante fauna selvatica e le sarde come simbolo gastronomico, ho pensato alle diossine trovate nei pesci. Ho pensato all’avanzato processo di eutrofizzazione che da anni toglie vita al lago. Ho pensato all’inquinamento sotto lo specchio d’acqua anche a causa di un sistema di depurazione e collettamento fallimentare. Infine ho pensato al cementificio di Tavernola che pretende di bruciare i CSS (combustibili solidi secondari) in un paesino a vocazione turistica e a due passi dal lago.

Chi ama la propria terra, la ama in tutto e per tutto. Se ci sono delle criticità non ci si gira dall’altra parte minimizzandoli, si va a fondo delle questioni e si promuovono azioni per superarle. Qualche esempio?

Tutto questo per dire che il valore più grande che serve al territorio è la sua tutela. E’ giusto ammirarlo, va benissimo decantarne le bellezze, ma è un dovere di tutti PROTEGGERLO!