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Ancora una volta ci troviamo a difendere con i denti la democrazia partecipata e i nostri beni comuni dalle lobbies di turno e dalla politica al servizio dei privati (?).

Siamo ormai a un passo dalla definizione della data referendaria sulla gestione del servizio idrico bresciano, verso il quale le strade sono sostanzialmente due: gestione esclusivamente pubblica come definito da oltre il 90% dei bresciani nelle votazioni referendarie del 2011, oppure via libera alla possibilità che il privato lucri su un bene vitale come l’acqua.

BresciaOggi, sabato 12 maggio

In provincia le stanno provando tutte per evitare il verdetto dei cittadini. Inizialmente pareva che ci fosse un problema legato ai costi, tra l’altro limitati, per lo svolgimento delle votazioni. Poi alcuni consiglieri del Pd e il Presidente della provincia Mottinelli non perdono l’occasione per rimarcare il fatto che nonostante la consultazione popolare l’ultima parola spetta all’Assemblea dei sindaci. Infine, ieri è arrivata la “perla” del sindaco di Manerba Isodoro Bertini, che a nome di Forza Italia annuncia una mozione che sarà presentata appunto all’Assemblea dei sindaci “affinché esprimano nuovamente il loro parere su un referendum inutile”.

Mi domando come sia possibile formulare una proposta di questo genere dopo che nel 2011 27 milioni di italiani si erano già espressi chiaramente sul tema e dopo che ben 55 Comuni in rappresentanza di oltre 300 mila cittadini bresciani hanno recentemente chiesto a gran voce l’indizione del Referendum provinciale.

Tutto ciò non può passare sottovoce! In qualità di portavoce 5 stelle, deputato della Repubblica e cittadino incaxxato farò tutto il possibile per impedire l’ennesimo sopruso nei confronti dei cittadini e della democrazia.

Siete avvisati.