Come portavoce lombardi del M5S, abbiamo presentato alla Corte dei Conti un esposto sulla Brebemi. Crediamo che le autorità competenti debbano stabilire se sia corretto continuare a utilizzare fondi pubblici per fare fronte alle criticità di bilancio di una società privata.
Il bilancio chiuso in aprile vede un passivo di 69 milioni di euro, doppio rispetto all’anno precedente. Il traffico rimane ridicolo (16.500 veicoli al giorno a fronte di stime iniziali di 60.000). Eppure pare che la società si sia vista approvare il piano di riequilibrio con una concessione prolungata senza gara per altri sei anni (fino al 2039), mentre fino al 2019 riceverà 320 milioni di euro totali dalla Regione Lombardia e dal Governo: 20 milioni all’anno per tre anni dalla Regione e il resto dal Ministero dell’Economia.
C’è di più per l’opera che doveva costare 920 milioni e che alla fine ha avuto un costo di 2.439 miliardi di euro, compresi gli interessi sui prestiti. Ricordiamo infatti che la convenzione in vigore prevede che alla scadenza della concessione si paghi un subentro di 1,2 miliardi e che, se i conti non tornano, debba essere lo Stato a sopperire a eventuali perdite. E cosa bisogna pensare del fatto che i circa 600 milioni di euro erogati dalla Bei (Banca Europea degli Investimenti) a un tasso di interesse del 2% siano stati girati alla Brebemi al 7%?
A nostro avviso contratti del genere non hanno nulla a che vedere con una sana collaborazione tra Stato e privati. Allo Stato viene addossato ogni rischio economico per un eventuale fallimento, mentre il fallimento stesso della società BrebeMi può addirittura diventare un affare da perseguire e concludere, arrecando un doppio danno alla collettività.
Grazie ai portavoce all’Europarlamento l’Unione Europea ha già avviato un’ispezione sullo stesso tema. Ora chiediamo anche alla Corte dei Conti di fare chiarezza e, nel caso, di intervenire prima possibile: la spesa è tuttora in corso e sarebbe utile impedire continue elargizioni di denaro pubblico.
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Leggi l’interrogazione presentata in passato in Commissione da Claudio Cominardi.
Leggi l’interrogazione presentata dal portavoce del M5S Marco Zanni all’Europarlamento.
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