Blitz antibracconaggio a Brescia degli uomini del Corpo Forestale dello Stato insieme agli attivisti dell’Ong Cabs e alcuni portavoce del MoVimento 5 Stelle, che hanno catturato alcune immagini inedite. Nel video anche alcuni bracconieri, colti sul fatto, che si ribellano ai controlli della Forestale scagliandosi contro gli agenti.
Ci troviamo in una delle aree più colpite dal bracconaggio in Italia. Brescia è infatti un passaggio fondamentale lungo le rotte migratorie degli uccelli che si spostano dalle aree di nidificazione, nell’Europa settentrionale e nord-orientale, a quelle di svernamento, nel bacino del Mediterraneo e in tutta l’Africa. Ed è proprio per questo che ogni anno durante il periodo delle migrazioni Brescia diventa una delle principali mete della caccia illegale.
Una strage di portata nazionale. Secondo infatti un recente studio di Legambiente, in Italia negli ultimi sette anni sono state registrate, ogni giorno, 20 infrazioni contro la fauna selvatica, denunciate 16,5 persone ed effettuati quasi 7 sequestri. Un bilancio che testimonia non solo un’emergenza ambientale ma anche un’intolleranza verso le regole e il rispetto della legalità.
Quello che abbiamo visto con i nostri occhi documenta non solo un’azione di tutela della Natura ma anche [highlight]una garanzia di legalità e presidio del territorio da parte della Forestale, ora abolita e assorbita nell’Arma dei Carabinieri[/highlight].
I controlli, la vigilanza del territorio e le competenze ambientali non devono essere disperse ma potenziate. Solo così possiamo fermare il bracconaggio e combattere l’illegalità e i “ladri di Natura”.
Per questo [highlight]se andremo al Governo ripristineremo le funzioni che sono state finora in capo al Corpo Forestale dello Stato e istituiremo una polizia ambientale con autonomia investigativa[/highlight].
Leggi l’articolo originale su: Il blog delle Stelle
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