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Oggi il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico è stato audito dalla Commissione Lavoro della Camera per la questione del bonus autonomi che imperversa da giorni su tutti i media. Cos’è emerso?

  1. NESSUN COMPLOTTO DA PARTE DI TRIDICO. La notizia di politici richiedenti il bonus da 600 euro è stata data da Repubblica, che l’ha trafugata tramite fonti non ufficiali e che la testata giornalistica ha dichiarato non svelerà mai. Per cui legare questa notizia come un assist di Tridico per sostenere il referendum “tagliaparlamentari” è a dir poco fantapolitica.
  2. MENO MALE CHE L’ANTIFRODE C’È. L’Inps ha operato nel rispetto delle norme, erogando in tempi brevi il bonus da 600 euro (alla data del 15 aprile erano già stati pagati 2,7 milioni di bonus raggiungendo i 4 milioni nelle settimane successive). Stiamo parlando di domande spesso scritte in maniera errata, di IBAN inesistenti o non conformi e purtroppo di molti furbi che hanno tentato di beneficiarne senza averne diritto. Bene, la direzione Inps antifrode fortemente voluta da Tridico ha ispezionato 40 mila posizioni sospette a tutela dei cittadini onesti e delle casse pubbliche.
  3. TRIDICO DÀ FASTIDIO, LUNGA VITA A TRIDICO. I media e le opposizioni hanno chiesto la testa di Tridico ma non esiste alcuna ragione. L’Istituto ha agito nel rispetto delle Leggi e ha fatto qualcosa in più: ha impegnato la struttura nel gravoso compito di gestire una mole di prestazioni e di nuove misure in tempi record e senza avere nemmeno adeguati strumenti, questo perché l’emergenza non ha consentito alcuna programmazione. In Italia come nel resto del mondo.
    Inoltre, l’Istituto non si è limitato ad erogare i bonus vari e le casse integrazioni ma si è messo subito al lavoro per scovare i malintenzionati e li ha pure trovati!

A questo punto credo che Pasquale Tridico e tutti i dipendenti Inps che si sono prodigati in questi mesi andrebbero solo ringraziati.

Nota a margine: sui vari ritardi dei pagamenti Inps vi consiglio di informarvi bene, nella maggior parte dei casi sono dovuti a problemi che esulano dalle responsabilità dell’Istituto.

Qualche esempio? Ritardi da parte delle Regioni nel comunicare le domande di Cig all’Istituto presieduto da Tridico; errori nella compilazione del codice fiscale dei lavoratori destinatari della Cig; tentativi di truffe ai vari bonus e ammortizzatori e così di seguito.