Togliere le autostrade a chi, per negligenza e profitto, ha causato il crollo del Ponte Morandi spezzando la vita a 43 persone era il minimo. Non solo nel rispetto delle vittime e delle loro famiglie, ma dell’Italia intera.
Da subito la posizione del MoVimento 5 Stelle è stata irremovibile e l’azione immediata del Ministro Danilo Toninelli ha dato risultati impensabili:
- FUORI ASPI DALLA RICOSTRUZIONE – Una mossa “legittima” secondo la Corte Costituzionale, che di recente ha respinto il ricorso dei Benetton, i “padroni” di Autostrade per l’Italia;
- PAGA ASPI – Abbiamo obbligato Aspi a pagare le spese di demolizione e ricostruzione: ogni altra soluzione sarebbe stata inaccettabile;
- STOP ALL’AUMENTO DEI PEDAGGI – Nel 2019 per tutti i concessionari abbiamo previsto il divieto di aumentare le tariffe;
Da allora, senza mai arretrare, abbiamo dettato la linea lungo la quale il Governo e il presidente Giuseppe Conte hanno condotto con Aspi uno scontro durissimo, fino ai risultati storici raggiunti nel Consiglio dei Ministri di ieri:
- FUORI I BENETTON – La famiglia che controlla Aspi attraverso Atlantia cederà le sue quote e uscirà dalla gestione dell’infrastruttura;
- TORNA LO STATO – Aspi diventerà una “public company” e lo Stato – cioè ogni cittadino – sarà finalmente socio di riferimento;
- NESSUN RICORSO – La famiglia Benetton depone le armi e rinuncia a ogni altro ricorso nei confronti dello Stato;
- RISARCIMENTO DANNI – Il risarcimento danni da 3,4 miliardi di euro sarà pagato sempre dai Benetton;
- 23 MILIARDI RISPARMIATI – Regole assurde, scritte da una politica asservita, prevedono che nonostante lo scioglimento del contratto per gravissimi inadempimenti lo Stato paghi 23 miliardi di euro per “mancati guadagni”; i Benetton non vedranno un euro e rinunciano a ogni pretesa;
Ora questi accordi vanno messi nero su bianco perché in alternativa ci sarà spazio solo per la revoca della concessione. Del resto, anche se tocca alla magistratura accertare le responsabilità penali, troppe sono le prove che testimoniano gravi omissioni e incuria.
Ora per le nostre autostrade è iniziata una stagione nuova basata su due linee guida fondamentali: tariffe più basse e maggiori investimenti in manutenzioni e sicurezza. Soltanto su questa strada sarà possibile scongiurare nuove e inutili tragedie.
In collegamento con SkyTg24 sul tema delle autostrade (giovedì 16 luglio)