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Siamo al corrente del problema: anche noi crediamo sia giusto porre delle regole alle aperture delle attività commerciali“.

Questa la sintesi della risposta fornita ieri dal Ministero del Lavoro alla mia interrogazione in Commissione. Una risposta di fronte alla quale, anche stavolta, non mi resta che alzare le spalle e chiedermi: quindi?!

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Aperture selvagge, legge già al Senato (Eco di Bergamo, 8 dicembre 2017)

Elencando centri commerciali e outlet che saranno aperti in tutta Italia nei festivi (grazie di cuore a voi che mi avete scritto mandandomi centinaia di informazioni!) e dando voce alle proteste di centinaia di lavoratori del Franciacorta Outlet Village (400 firme) e dell’Orio Center (1000 firme), al rappresentante del Governo ho ricordato che per chiudere la partita basterebbe approvare la proposta di legge presentata dal M5S nel 2013 e ancora oggi bloccata al Senato. La stessa che ho fatto presente anche a quei parlamentari bergamaschi del PD che, poche ore prima, avevano promesso di voler fare qualcosa per i lavoratori di Orio.

6 gennaio, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 1° novembre e 8 dicembre sono ormai giorni lavorativi. Ci sono sperimentazioni di aperture a Ferragosto (nel 2017 al Franciacorta Outlet Village). Spesso si lavora 52 domeniche all’anno e quest’anno è partito l’assalto anche a Santo Stefano. La provincia di Brescia è in prima linea in quest’azione di sfondamento, ma l’Orio Center (Orio al Serio, Bergamo) ha superato se stesso, con attività aperte anche a Natale e Capodanno!

Noi, come sapete, chiediamo di prendere esempio dai paesi europei (Austria, Germania, Francia, Danimarca, Olanda…) che hanno saputo conciliare i bisogni delle imprese e dei lavoratori definendo un numero contenuto di aperture domenicali, introducendo possibili deroghe per zone turistiche, contenendo gli orari di apertura e difendendo le festività principali.

In Italia, grazie al Decreto Salva Italia di Monti (votato con la fiducia del PD, ci tengo a ricordarlo), si apre 365 giorni l’anno 24 ore su 24. In questa concorrenza spietata a guadagnarci sono ovviamente i pesci grossi (supermercati, ipermercati, centri commerciali) a scapito dei pesci piccoli (ambulanti, artigiani e negozianti dei centri storici), anche grazie all’enorme debolezza di chi lavora (salari da fame, licenziamenti facili…).

Non so come la vediate voi, ma di fronte a tutto questo la risposta del Ministero sembra piuttosto pilatesca. Lascio a voi, invece, definire l’atteggiamento di chi per anni ha contribuito allo sfacelo ma, nell’occasione buona, parla di politiche per la famiglia o piange lacrime di coccodrillo per un briciolo di visibilità. Per me infatti sono soltanto “i soliti politici di destra e di sinistra”.

In ogni caso la battaglia non finisce qui. Diamo a giovani e famiglie tutti i buoni motivi per passare le feste in modo più vero e sano: #liberiamolefeste!


La mia interrogazione sul tema delle aperture nei giorni festivi.

Download (PDF, 35KB)


La risposta del Ministero del Lavoro.

Download (PDF, 31KB)


Il mio intervento in Commissione dopo la lettura della risposta del Ministero.


Question time con il ministro Poletti (mercoledì 13 dicembre)